HOME SHARING

Marriott Hotel si dà all’home sharing a 5 stelle con l’aiuto di una startup

Dopo un progetto pilota a Londra, la catena di alberghi ha esteso a Parigi, Roma e Lisbona il servizio realizzato in collaborazione con Hostmaker per offrire ai viaggiatori case di lusso con gli standard elevati dell’hotel. Adam Malamut, Chief Customer Experience Officer, Marriot International: “Così fidelizziamo i clienti”

Pubblicato il 04 Ott 2018

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Il mondo dell’hotellerie rischia di essere travolto dalla Digital Transformation veicolata da colossi tecnologici come AirBnb, ma proprio il vento del cambiamento sta inducendo alcune realtà tradizionali a innovare: ne è un esempio Marriott Hotel. La catena di alberghi di lusso ha esteso un progetto pilota, realizzato in collaborazione con una startup, che le consente di offrire ai viaggiatori alloggio in case di buon livello con gli stessi standard elevati che avrebbero in hotel. In pratica un home-sharing del luxury. E una strategia di open innovation che vede un protagonista storico dell’hotellerie collaborare con una giovane realtà innovativa.

MARRIOTT E LA COLLABORAZIONE CON LA STARTUP HOSTMAKER

Il progetto pilota di home-sharing di Marriott International – società con sede a Bethesda (Maryland, Usa) che conta circa 6700 proprietà e 30 brands in oltre 130  paesi – è partito da Londra a inizio anno. Il test, della durata di cinque mesi, è stato realizzato in collaborazione con Hostmaker, startup londinese che opera nella gestione di appartamenti in home-sharing e che è anche tra le startup turistiche più finanziate in Europa. Hostmaker porta lo standard degli hotel 5 stelle dentro le case, assicurando servizi di alta qualità e assistenza h24. In questi giorni è stata annunciata l’estensione del progetto pilota a Parigi, Roma e Lisbona. Adesso i viaggiatori possono scegliere fra oltre 340 proprietà in quattro mercati europei, con la possibilità di guadagnare e riscattare punti attraverso la piattaforma fedeltà di Marriott, che include i programmi Marriott Rewards e Starwood Preferred Guest (SPG).  “A seguito del riscontro positivo degli ospiti durante il progetto pilota di Londra, siamo entusiasti di estendere Tribute Portfolio Homes a nuovi mercati al fianco di Hostmaker”, ha affermato Adam Malamut, Chief Customer Experience Officer, Marriott International. “Ci innoviamo costantemente per stare al passo con le esigenze in continua evoluzione dei viaggiatori. L’ampliamento del segmento home-sharing è per noi un’opportunità per consolidare le relazioni con i nostri clienti più fedeli, regalando loro nuove esperienze che rispecchiano il loro modo di viaggiare”.

MARRIOTT, COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA TRIBUTE PORTFOLIO HOMES

Estendendo il portafoglio di Tribute Portfolio Homes a Parigi, Roma e Lisbona, Marriott International intensifica la collaborazione con Hostmaker – già presente in queste capitali europee – per selezionare e gestire un portafoglio di proprietà che rispecchiano la qualità, il design e gli standard di servizio Marriott.

Le case sono selezionate in base a criteri di design complessivo, funzionalità e posizione. Inoltre, tutte le proprietà soddisfano elevati standard di qualità e sicurezza, dispongono di una o più camere da letto, una cucina completamente attrezzata e lavatrice/asciugatrice.  Gli ospiti hanno inoltre accesso a un servizio di assistenza 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, oltre a un benvenuto/check-in di persona grazie a Hostmaker.

Scegliendo le proprietà Tribute Portfolio Homes, i viaggiatori hanno la possibilità di vivere le varie destinazioni attraverso una lente inedita e locale. Sono proposte residenze di ogni tipo: un atelier parigino con tre camere da letto, porte in stile francese a tutta altezza e vista sulla Torre Eiffel; un appartamento dal design impeccabile in stile italiano anni ’50 situato in un’incantevole via di Roma; una casa minimalista e rustica nel cuore vibrante di Lisbona; un appartamento luminoso e arioso a Londra con cucina da chef, angolo lettura e camere da letto arredate con gusto.

Gli ospiti possono prenotare direttamente sul sito TributePortfoliohomes.com e sul sito Marriott.com. I proprietari di case di lusso a Londra, Lisbona, Parigi o Roma possono visitare il sito TributePortfolioHomes.com per ulteriori informazioni su come partecipare al processo di selezione delle proprietà e far parte di Tribute Portfolio.

“L’introduzione delle proprietà Tribute Portfolio Homes in alcune delle città più amate d’Europa ci consente di fornire un’ulteriore opzione per soddisfare le esigenze dei viaggiatori, garantendo gli elevati standard di design, programmi fedeltà di alto livello e l’attenzione e l’assistenza alla clientela che i nostri ospiti in tutto il mondo associano a Marriott International”, ha spiegato Belinda Pote, Direttrice Vendite e Marketing, Europa, Marriott International.

L’HOMESHARING DI MARRIOTT: I PRIMI RISULTATI

Con il progetto pilota di Londra, Marriott International ha potuto constatare che i viaggiatori sono attratti dalle proprietà Tribute Portfolio Homes per l’attenta selezione degli immobili, la facilità di prenotazione e la qualità del servizio.  Alcune conclusioni significative del progetto pilota:

  • Soggiorni più lunghi: in media, gli ospiti hanno raddoppiato la durata dei soggiorni prenotati rispetto alla permanenza media in albergo.
  • Necessità di più spazio: la maggior parte degli ospiti ha ricercato alloggi con più camere da letto e apprezzato i servizi inclusi, come cucina attrezzata e lavatrice/asciugatrice.

Oltre il 75% degli ospiti che hanno alloggiato nelle proprietà Tribute Portfolio Homes hanno  viaggiato per piacere con amici e familiari o hanno prolungato il viaggio d’affari per trascorreRE del tempo insieme ad amici e familiari. Nel complesso, il progetto pilota ha indicato che le proprietà Tribute Portfolio Homes hanno grande eco tra i soci più fedeli.

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