Staminali

Il fondatore di Google finanzia il primo hamburger artificiale

Sergey Brin ha investito 230 mila euro in una polpetta di manzo realizzata coltivando in laboratorio cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino. Lo ha fatto perché la carne prodotta in laboratorio evita sofferenze agli animali rinchiusi negli allevamenti, avrebbe spiegato il miliardario imprenditore

Pubblicato il 06 Ago 2013

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Non solo abilità nel business. Sergey Brin, il miliardario co-fondatore di Google, ha anche un cuore d’oro. Al punto da investire 230 mila euro nel primo hamburger artificiale della storia. Una polpetta di carne creata in un laboratorio olandese coltivando cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino.

Perché lo ha fatto? Semplice: la carne prodotta in laboratorio evita sofferenze agli animali rinchiusi negli allevamenti, avrebbe spiegato Mr Brin.

Il nuovo hamburger è stato definito dagli esperti che l’hanno assaggiata come “molto simile alla carne”. ”Pensavo che fosse più morbido in consistenza, c’è qualcosa di intenso nel gusto”, ha detto la critica gastronomica Hanni Ruetzler.

La degustazione – in realtà un importante esperimento scientifico costato complessivamente 250 mila euro – è stata presentata in diretta dallo scienziato Mark Post, dell’università olandese di Maastricht, che ha realizzato l’hamburger con le cellule staminali. “È veramente un buon inizio – ha detto lo studioso dopo aver provato la sua creazione – è la prova che lo possiamo fare”.

C.D.

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