La testimonianza

Premio per l’Innovazione: io, startupper di Springa, vi racconto la mia giornata al Quirinale

La startup incubata da Polihub che sta sviluppando Goliath, un’innovativa fresatrice, è stata selezionata per il Premio dei Premi consegnato dal presidente della Repubblica. Il co-founder Frangi: «Esperienza emozionante. Una spinta in più per commercializzare il prodotto nel 2017»

Pubblicato il 20 Set 2016

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“Il premio lo potevamo ritirare solo in due, noi siamo tre soci: abbiamo tirato a sorte”: è iniziata così, con una scommessa, la giornata al Quirinale dei founder della startup Springa, che sta sviluppando Goliath, una macchina utensile mobile a controllo numerico per lavorazioni su superfici piane, risultata tra le vincitrici dei Premi per l’innovazione assegnati il 20 settembre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fra le 32 realtà premiate, 10 sono startup.

Nell’ambito della Giornata Nazionale dell’Innovazione si è svolta al Palazzo del Quirinale la consueta cerimonia di consegna del Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi”.

Tra i numerosi intervenuti c’era anche Lorenzo Frangi, 27 anni, presidente e co-founder di Springa, startup incubata presso Polihub, incubatore del Politecnico di Milano, che ha raccontato a EconomyUp curiosità ed emozioni dell’importante giornata romana. Scommessa persa compresa. “Una cosa un po’ spiacevole legata al cerimoniale – dice – è che solo 2 persone potevano ricevere il premio dalle mani del presidente Mattarella. Noi siamo tre fondatori: io, Alessandro Trifoni, ingegnere meccanico, e Davide Cevoli, progettista e industrial designer. Abbiamo dovuto tirare a sorte e hanno vinto loro”.

Un piccolo disappunto nel contesto di una giornata che resterà nella memoria dei giovani startupper e anche

Il momento della premiazione di Springa

dei loro genitori, che non hanno voluto rinunciare all’emozione di vedere i propri figli premiati dal presidente della Repubblica. “Sono venuti anche loro, insieme a una delegazione del Polihub e della Fondazione Politecnico di Milano” spiega Frangi. “Erano forse più emozionati di noi”.

“C’era da parte nostra – prosegue – una grande curiosità di andare a Roma ed entrare al Quirinale. In realtà l’evento in sé è stato molto formale. Sono stati annunciati i vincitori, prima i grandi gruppi, poi le startup. Mattarella non ha parlato, si è limitato a consegnare i premi. È intervenuto il presidente della Fondazione Cotec, Luigi Nicolais, e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che ha sottolineato la volontà del ministero di investire in ricerca e innovazione. Ci avevano chiesto esplicitamente nell’invito ufficiale di venire vestiti in abito scuro e noi l’abbiamo fatto. No, non abbiamo dovuto comprare abiti nuovi per l’occasione, ce li avevamo già: non siamo esattamente startupper da garage” scherza Frangi.  “È vero, abbiamo iniziato a prototipare nel salotto di casa, che è quasi come dire nel garage, ma eravamo comunque preparati con il dress code richiesto, se non altro perché era analogo a quello del giorno della laurea”.

Ma cosa è esattamente Springa e il prodotto che sta sviluppando, Goliath? Tutto parte nel 2014 dalla tesi di laurea magistrale in Design & Engineering di Lorenzo conseguita presso il Politecnico di Milano. La tesi è appunto incentrata sul progetto Goliath. In seguito il neolaureato partecipa a un workshop e coinvolge Alessandro e Davide, iscritti anch’essi al Politecnico.

Da aprile 2014 a febbraio 2016 il team si concentra sullo sviluppo del prototipo e sull’idea di business. “Lavoravo in uno studio come designer di prodotto, ho lasciato per concentrarmi sulla startup” dice il giovane.

Dopo aver ricevuto diversi premi i tre si convincono che è il caso di costituire la startup innovativa, cosa che fanno a febbraio. Goliath è un prototipo di macchina utensile mobile a controllo numerico che inverte la logica della macchina utensile tradizionale. Consente infatti di effettuare taglio, incisione e fresatura su un’area di lavoro senza limiti, quindi può rivelarsi molto utile per cantieri, fieristica e stand.

Ad aprile 2015 Springa vince la call 4 ideas del Polihub ed ottiene quattro mesi di accelerazione gratuita, periodo nel quale si candida per alcuni concorsi. A dicembre ne vince uno: viene selezionata dal “Premio Nazionale per l’Innovazione – PNI” organizzato da PNICube, al quale ha potuto partecipare perché accelerata da Polihub. Grazie alla vincita ottiene 25mila euro. Al riconoscimento, istituito nel 2003 dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari-PNICube, possono concorrere i migliori progetti d’impresa innovativa vincitori delle 18 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono oltre 50 tra università, incubatori e istituzioni, quali il Cnr, l’Enea e l’Istituto Italiano di Tecnologia. A dicembre 2015 a Rende (Cosenza) al progetto Goliath è stato attribuito il Premio Industrial.

Premio Nazionale per l’Innovazione, vince la startup anti-glutine

La cerimonia odierna al Quirinale non è stata altro che la premiazione ufficiale del concorso vinto a dicembre. Il prodotto, però, non è ancora sul mercato. “Siamo a livello prototipale – spiega lo startupper – e lo stiamo sviluppando. Contiamo di avviare la commercializzazione a gennaio/febbraio dell’anno prossimo attraverso una campagna di crowdfunding reward-based”. Intanto hanno riscosso il plauso della più alta carica dello Stato.

Le 10 startup premiate oggi, oltre a Springa, sono: IntendiMe, Jusp, New Gluten World, Smart Vase (selezionate, come Springa, dal “Premio Nazionale per l’Innovazione – PNI”), Piscor, Bookingbility, What a Space, Carepy (selezionate dal “Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi” organizzato da Confcommercio – Imprese per l’Italia) e Orange Fiber (selezionata dal Premio “Innovazione ADI Design Index” organizzato dall’ADI).

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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