Changemakers for Expo Milano

Smart Ground, l’agricoltura diventa 3.0

Ecco come unire green, tecnologia ed efficienza: con un servizio collocato alla radice della filiera agroalimentare, sviluppato sul modello dell’open data per ottimizzare le necessità derivanti dalle diverse attività di settore, dalla gestione dei cicli produttivi all’utilizzo oculato delle risorse idriche

Pubblicato il 19 Lug 2013

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Il team di Smart Ground

Dieci App per Expo 2015, tra queste Changemakers ha scelto anche Smart Ground, un progetto ideato da ingegneri, architetti ed economi, cinque creativi under 30 che hanno fatto dell’innovazione un primo passo per la risoluzione di problemi concreti.

Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, sono ben 62 mila le imprese agricole in Italia gestite da ragazzi sotto i trent’anni e proprio da questa statistica è nata l’idea di Federico Marcantognini, Dario Nepoti, Davide Letizia, Matteo Brambilla e Gianluca Ciampalini, focalizzata sulle tendenze attuali del settore agricolo, per portare un tocco di novità anche in quel viaggio di ritorno alla terra dal sapore più tradizionale.

Infatti, se il dato anagrafico gioca a favore dei giovanissimi, perché non coniugarlo a due parole d’ordine proprie delle nuove generazioni, tecnologia ed efficienza?

“L’idea è nata da una mia precedente esperienza in un’impresa agricola. Nell’occasione ho avuto modo di verificare in effetti la scarsità di tecnologie utilizzate in agricoltura e, allo stesso tempo, mi sono reso conto di quante incredibili potenzialità possano esserci sfruttando al meglio l’innovazione” commenta Federico Marcantognini.

Smart Ground è un servizio collocato alla radice della filiera agroalimentare, concepito per ottimizzare le necessità derivanti dalle diverse attività di settore, dalla gestione dei cicli produttivi all’utilizzo oculato delle risorse idriche.

Secondo la filosofia open source, l’App, accessibile a tutti anche per l’immediata usabilità, è in grado di rilevare i dati raccolti sul campo, mediante appositi sensori installati in loco; dalla loro rielaborazione, Smart Ground gestisce il flusso dell’acqua in base alle esigenze delle diverse colture, con possibilità di agire in autonomia, se acquistata in versione integrale.

Uno degli orizzonti possibili per questa visione dell’agricoltura 3.0 è la creazione di un’ampia community, nella quale gli elementi provenienti da esperienze molto diverse possano integrarsi, in una prospettiva di maggiore efficienza analizzando dati di micro e macro aree.

Conclude il team: “La piattaforma è sviluppata sul modello dell’open data, quindi potrebbe essere utilizzata anche dalla pubblica amministrazione o da enti privati per monitorare le condizioni ambientali del Paese, il tutto accedendo semplicemente al proprio tablet o smartphone”.

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