Non solo reputation

Preoccuparsi dell’ambiente aiuta i brand

Le imprese che danno risposte innovative alle questioni della salvaguardia ambientale riescono a trasformare la sostenibilità in un’occasione di business. Succede, ad esempio, nel settore dell’auto, dell’edilizia e della stampa digitale

Pubblicato il 25 Set 2015

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Il rispetto per l’ambiente e la politica per la difesa del territorio rappresentano al momento attuale tra le discriminanti più importanti per la reputazione di un nuovo brand o per il rilancio sul mercato internazionale di un marchio prestigioso. La sensibilità da parte di un’azienda nei confronti della sostenibilità ambientale trasmette, infatti, un messaggio positivo e concreto, in grado di conquistare la fiducia ed il rispetto dei potenziali clienti.

La questione della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione delle emissioni di gas inquinanti non è un problema da sottovalutare se si prendono in considerazione i dati relativi alle emissioni globali di CO2. Se dati numerici e percentuali possono rimanere qualcosa di astratto e distante dalla vita di ogni giorno, di ben maggiore impatto può essere la notizia che l’Overshoot Day, ovvero il giorno in cui abbiamo consumato tutte le risorse provenienti dalla terra per l’anno 2015, è caduto il 13 agosto. Ciò significa che al momento ogni essere umano sta intaccando le risorse destinate al futuro, contribuendo ad immettere nell’aria una quantità di gas inquinante superiore a quella che la terra può naturalmente sopportare. La presa di coscienza della gravità della situazione dell’effetto serra è indubbiamente il primo passo verso la risoluzione del problema.

Risposte più o meno ambiziose ed innovative in questo senso vengono da numerosi brand, italiani ed esteri, che mettono in campo strategie di ricerca e di sviluppo per l’ambiente, riuscendo addirittura a trasformare il concetto di sostenibilità in una vera e propria occasione di business. I settori entro cui si muovono tali aziende impegnate sul piano della tutela ambientale sono i più vari, andando dal campo automobilistico a quello dell’edilizia, passando attraverso il mondo della stampa digitale.

Proprio in quest’ultimo settore, il sistema della stampa cumulata, consente la riduzione alle tipografie una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 70%. In questo modo il clima risente molto meno dell’inquinamento abitualmente prodotto dalle tipografie tradizionali. Nel settore automobilistico, dove il livello di gas inquinanti rilasciato nell’aria è decisamente elevato, vi è una vera e propria gara tra brand alla riduzione dei gas di scarico, a cui partecipa ad esempio Toyota con l’offerta di motori elettrici, ibridi o di veicoli a combustibile alternativo.

I brand che fanno dell’ambiente un valore aziendale da rispettare sono sempre di più. Anche nell’edilizia, dopo anni di corsa alla speculazione, si cerca di incentivare un recupero sostenibile del patrimonio esistente. Tali iniziative stanno facendo registrare un vero e proprio boom capace forse di dare una spinta anche all’edilizia italiana.

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