Made in Italy

Fastweb, un data center costruito con 5 aziende italiane

“Anche questo è Made in Italy”, ha detto il ceo Alberto Calcagno presentando la nuova struttura installata nella sede dell’azienda a Milano. Alla sua realizzazione hanno contribuito anche cinque società del Nord: Climaveneta, Elettromeccanica Galli, Editel, ASIngg e Saet

Pubblicato il 17 Apr 2015

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“Anche questo è made in Italy”. E se con “questo” si intende il nuovo data center Fastweb di via Amari a Milano, il primo in Italia e il quinto su sette in Europa a essere stato progettato e realizzato in modo da ottenere la certificazione di massima sicurezza Tier IV dell’Uptime Institute, c’è da essere orgogliosi.

“Ricordiamoci che l’Italia non è fatto solo di eccellenze in campo di cibo e moda, anche le competenze tecniche e tecnologiche sono altissime – spiega Alberto Calcagno, ceo di Fastweb, alla presentazione della struttura il 14 aprile – Design, fornitura e direzione dei lavori sono stati eseguiti largamente da aziende italiane, che hanno saputo condensare 100 anni uomo di realizzazione in un tempo davvero limitato”.

Climaveneta, azienda nata nel 1971 a Treviso e oggi multinazionale con filiali in Francia, Germania, Inghilterra ma anche negli Emirati Arabi a Dubai, ha fornito le unità di raffreddamento per la climatizzazione del data center. L’Elettromeccanica Galli di Erba (Co), fondata nel 1954 da Italo Erba, si è occupata degli impianti meccanici ed elettrici, la Editel di Nucetto in provincia di Cuneo, ha realizzato le opere civili. Infine la ASIngg e la SAET, entrambe di Milano, hanno gestito rispettivamente la progettazione e la direzione dei lavori, e realizzato gli impianti di sicurezza e sorveglianza.

Il tutto acquista più valore se si pensa che il data center Fastweb è a suo modo un unicum. È infatti il primo, dei 20 al mondo esistenti che salgono a 50 se si considera solo la parte di progettazione, a essere stato realizzato in un edificio esistente, ovvero la sede storica dell’azienda.

Budget 25 milioni di euro, nel quale è prevista anche la realizzazione di un data center gemello nel centro Italia.

“Siamo sempre alla ricerca dei migliori partner sulla piazza e contenti di favorire le eccellenze che troviamo in casa”, aggiunge Marco Pennarola, marketing director Fastweb. “La collaborazione è stata un successo e proveremo a continuarla anche per la costruzione del data center di Roma, anche se è prematuro dirlo visto che la location non è stata ancora decisa”.

“Più della metà del nostro business, il 55 per cento, riguarda le aziende”, spiega Calcagno. Per questo oltre alla fibra Fastweb sta lavorando per capire quali servizi possono accompagnarla e di cosa possono aver bisogno i clienti business e la pubblica amministrazione. “Perché il cloud non è il futuro, è già qui ed entro il 2018 il 50 per cento delle aziende gestiranno i propri dati in questo modo. La crescita annua in Italia è del 20 per cento”.

Il data center è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ma anche rispettoso dell’ambiente. Se infatti ha 100 ore di autonomia energetica e garantisce continuità del servizio al 99,997 per cento, ovvero la previsione di meno di 12 minuti di down all’anno, l’efficienza energetica lo inserisce fra i 6 per cento più “green” del pianeta.

Facendo risparmiare ai polmoni di tutti l’equivalente di 60 voli Milano – Roma di anidride carbonica all’anno.

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