I prodotti Barilla saranno “tracciati” da Cisco

La multinazionale americana ha annunciato un accordo, nell’anno dell’Expo, con l’azienda emiliana per lo sviluppo di un sistema che permetterà di seguire con un qr code tutto il percorso della pasta o dei biscotti. Dalla materia prima ai passaggi produttivi

Pubblicato il 30 Gen 2015

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Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia

Qualcuno l’ha definita “digital enterprise” che in sintesi si può tradurre come digitalizzazione delle aziende. È un processo inevitabile a cui ci si deve adattare, per non rischiare di essere tagliati fuori da un mercato che richiede sempre maggiori competenze digitali. È in quest’ottica che con molta probabilità è nato l’accordo tra Cisco System e Barilla per la realizzazione di un progetto in grado di effettuare la tracciabilità dei prodotti della nota azienda alimentare emiliana.

A darne notizia è Agostino Santoni — amministratore delegato di Cisco Systems — dal palco dell’Internet of Everything Italian Forum, l’evento in cui si è discusso dell’importanza e dell’impatto che l’universo dell’Internet delle Cose avrà su persone e imprese nei prossimi anni. “Innanzitutto voglio precisare che si tratta di un inizio di una collaborazione — ci tiene a sottolineare Santoni — che ha l’obiettivo di avere la tracciabilità e la rintracciabilità alimentare utilizzando le tecnologie oggi disponibili”.

L’idea nasce dalla convinzione che sia necessario garantire la salubrità e la genuinità dei prodotti, e per farlo occorrerà mappare tutti i i passaggi della filiera produttiva secondo quel processo che viene definito “end to end”. “Si tratta di un progetto estremamente interessante — continua Santoni — considerando che l’agroalimentare in Italia rappresenta una significativa componente del Pil italiano, e la presenza di aziende in questo settore è imponente”. Sembra poi che questo settore offra le maggiori opportunità di sperimentazione e di crescita per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie digitali: “Lavorando in questa industria abbiamo capito che c’è una fortissima opportunità di digitalizzarla, per dare ulteriore forza ad un settore che rappresenta l’eccellenza italiana anche all’estero”.

Va da sé che la scelta di Barilla come partner rappresenti una garanzia di visibilità enorme, anche e soprattutto in vista dell’Expo 2015. “Abbiamo scelto Barilla come partner — racconta ancora Santoni — perché pensiamo che l’azienda emiliana abbia da sempre avuto un occhio di riguarda all’innovazione e la tecnologia. Lo ripeto si tratta dell’inizio di una collaborazione, ma abbiamo riscontrato da subito la sinergia giusta con i nostri interlocutori, e noi fa piacere essere partner di un’azienda così importante italiana”.

Dalle parole di Santoni si comprende come al momento il progetto sia ancora in una fase embrionale, ecco perché non ci sono dettagli ulteriori che possano chiarire ad esempio come rendere possibile, dal punto di vista tecnico, la tracciabilità dei prodotti, o quali saranno i primi ad essere testati: “Abbiamo deciso con Barilla — conclude Santoni — di presentare in futuro dei risultati di questo lavoro congiunto. Sarà quello il momento in cui valuteremo se questo progetto si è rivelato un successo o meno”.

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