Unipol apre un incubatore e si prepara a investire sulle startup

Il gruppo assicurativo lancia un bando, che si chiude il 10 luglio, per selezionare 10 idee innovative ma sostenibili e socialmente significative. Può partecipare chiunque e “vincerà” 6 mesi di accelerazione. Sui progetti più interessanti la compagnia potrebbe anche investire direttamente

Pubblicato il 20 Mag 2014

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Anche il gruppo Unipol punta sull’open innovation, con un nuovo incubatore e con l’obiettivo di diventare investitore nelle startup più promettenti. Per presentare Unipol Ideas, il progetto di accelerazione d’impresa dedicato a imprenditori con idee innovative ma sostenibili, sono scesi in campo il presidente, Pierluigi Stefanini, e l’amministratore delegato, Carlo Cimbri, del gruppo assicurativo che sta vivendo una delicata fase di evoluzione dopo la fusione con Sai e Fondiaria. Entrambi sottolineano la coerenza del nuovo progetto con la mission della società: contribuire a ridurre le diseguaglianze e migliorare la qualità della vita.

Unipol Ideas nasce innanzitutto con l’obiettivo di trasformare le idee innovative in opportunità di lavoro e non ha limiti di età: è aperto a chiunque, italiano e non, voglia sviluppare prodotti, servizi, soluzioni e tecnologie in grado di rispondere a nuovi bisogni sociali. C’è la volontà di sostenere la nascita di nuove imprese ma anche di selezionare idee innovative che possano essere accolte all’interno del gruppo secondo le logiche della open innovation.

Le proposte potranno essere inviate entro le ore 12 del 10 luglio attraverso il sito Unipolideas.org e dovranno riguardare questi ambiti: welfare con un occhio di riguardo alle nuove forme di poverà e all’invecchiamento; cambiamento climatico; alimentazione; salute; mobilità; copertura di nuovi rischi per imprese e individui; tutela del risparmio.

Potranno partecipare alla call anche startup già costituite in società ma con meno di 36 mesi di vita. Entro il 15 settembre saranno selezionate 10 idee in base a criteri di innovazione, sosteniblità, qualità del team. Sarà valutata anche la capacità del progetto di rispondere a un preciso bisogno e il suo stato di avanzamento.

Che cosa “vinceranno” i candidati selezionati? Un percorso intensivo di due mesi di accelerazione negli spazi di Villa Cigogna a Bologna, dove i team saranno affiancati da mentor aziendali che li guideranno nella elaborazione di un business model solido e credibile. Al termine del percorso di accelerazione, il team dell’incubatore e i mentor aziendali rimarranno al fianco delle startup per altri 4 mesi, durante i quali saranno ricercate le migliori opportunità di finanziamento. A questo punto tutti i progetti che prenderanno forma di impresa entreranno d’ufficio nell’albo fornitori di Unipol, che potrà essere il suo primo cliente. Ma non solo. Anche se non è ufficialmente scritto nel progetto di Unipol Ideas, i manager della compagnia assicurativa lasciano intendere che a quel punto sarà possibile valutare anche forme di investimento diretto nelle startup più interessanti per il business aziendale.

«Con Unipol Ideas il Gruppo intende assumere un ruolo da protagonista dell’innovazione sociale e nel supporto alla creazione di nuove opportunità di lavoro e sviluppo», sottolinea l’ad Cimbri. E il presidente Stefanini tiene a ricordare il precedente di “Culturability – fare insieme in cooperativa”, il bando nazionale promosso nel 2013 da Fondazione Unipolis per sostenere la costituzione di nuove imprese culturali e creative, in forma cooperativa, al quale hanno partecipato 824 team da tutta Italia, per un totale di quasi 3.000 under 35 e che ha portato alla nascita di 15 startup animate da 66 giovani neo imprenditori.

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