Svolte

Qualcomm fa la più grande acquisizione hitech in Europa per entrare nel business della smart car

Il gruppo americano compra per 47 miliardi di dollari l’olandese NXP, leader nella produzione di microchip per l’automotive. Così potrà diversificare l’offerta, spostandosi dal mercato degli smartphone, ormai maturo, a quello delle auto connesse, elettriche e a guida autonoma

Pubblicato il 28 Ott 2016

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È l’acquisizione più importante mai effettuata in Europa nel settore hi-tech: Qualcomm, gruppo statunitense con sede a San Diego, in California, e leader mondiale nella produzione di microprocessori per smartphone, ha acquisito l’azienda olandese Nxp Semiconductors, specializzata nei chip per il settore auto, per 47 miliardi di dollari. Un segno che l’industria dei microchip sta cercando di guardare al di là dell’era degli smartphone e sta puntando al settore dell’automotive.

La transazione, come detto, è la più grande acquisizione in Europa nel comparto tecnologico e, nella storia internazionale dei semiconduttori, è seconda solo all’acquisizione da 60 miliardi di dollari di EMC da parte di Dell. È anche la più elevata tra le acquisizioni realizzate in questi anni dai chipmakers che si stanno dando da fare per diventare sempre più scalabili e diversificare l’offerta in un’industria che si sta consolidando. L’anno scorso, per esempio, Avago Technologies ha acquisito Broadcom per 37 miliardi di dollari.

Qualcomm ha superato Intel, un tempo principale produttore di chip per personal computer, diventando il principale fornitore dei “cervelli elettronici” ampiamente utilizzati nei device, ma ha dovuto fronteggiare le pressioni degli azionisti e le loro preoccupazioni in relazione al mercato degli smartphone, che ormai viene considerato maturo. NXP, specializzata anche in domotica, sistemi integrati e, più in generale Internet of Things, si è posizionata come fornitore leader di microchip per il mercato dell’automotive. Mercato che sta sperimentando una rapida trasformazione nello sviluppo di veicoli costantemente connessi, elettrici e a guida autonoma. L’obiettivo di Qualcomm è puntare ad un settore in crescita (a differenza appunto da quello dei cellulari) che entro il 2020 potrebbe fruttare ben 138 miliardi di dollari.

Le nozze fra Qualcomm e NXP si inseriscono nell’ondata di consolidamento che sta caratterizzando l’industria dei semiconduttori. L’accordo, tutto in contanti, valuta il gruppo olandese 110 dollari per azione, un premio del 34% sul prezzo a cui il titolo di NXP veniva scambiato prima del 29 settembre, data in cui il Wall Street Journal aveva riportato per prima indiscrezioni sulle potenziali nozze tra le due aziende. L’azienda combinata dovrebbe generare ricavi annuali per oltre 30 miliardi di dollari.

“L’acquisizione di Nxp – afferma Steve Mollenkopf, Ceo di Qualcomm – accelera la nostra strategia di estendere la nostra tecnologia per il mobile con nuove opportunità, dove vogliamo posizionarci per guidare il mercato con soluzioni integrate per i semiconduttori”.

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