Innovazione

Made in Italy, anche le suole possono cambiare con l’open innovation

Il sistema Hero, realizzato dall’azienda italiana produttrice di suole Vibram con l’americana InStep NanoPower, prevede l’inserimento di un dispositivo nella calzatura in grado di accumulare e trasformare l’energia prodotta dal movimento. Può servire per ricaricare un telefonino o far funzionare un contapassi

Pubblicato il 23 Mar 2016

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“Scoprire fette di mercato nuove, ancora vergini e, addirittura inventarle laddove sembra non ce ne siano, è uno dei lavori delle aziende”. A dirlo è Antonello Ghignone, Project Manager di Vibram, uno dei pochi che, in un mercato in cui sembra esserci tutto, è riuscito a inventare quello che ancora non c’era: una suola da scarpe intelligente, capace non solo di imprigionarne accumulare l’energia prodotta dai nostri passi, ma anche, in un futuro assai prossimo di incamerare dispositivi elettronici che vivano all’interno della scarpa.

Il sistema, sviluppato dal team di Vibram, azienda italiana (la sede è ad Albizzate, in provincia di Varese), produttrice di suole per scarpe, e dall’americana InStep NanoPower, specializzata nello sviluppo di soluzioni basate sulle nanotecnologie nei settori delle energie rinnovabili, si chiama Hero (Harvesting of Energy in Rubber Outsole). “Si tratta – spiegano da Vibram – di indossare una calzatura con un sistema integrato di accumulo e trasformazione dell’energia prodotta dal movimento umano durante la camminata. Il dispositivo, inserito nell’intersuola della calzatura e sigillato ermeticamente così da evitare problemi a contatto con acqua, polvere e sabbia, permette di generare fino ad un max di 3 Watt di potenza, con il solo effetto della normale camminata e di generare 1 Watt di potenza continua”.

In questo modo una camminata di circa 8 ore consente quindi un accumulo di 8 Wh, quanto basta per

ricaricare, attraverso una porta USB collocata nella scarpa stessa, un cellulare spento, e farlo ripartire e dargli qualche altra ora di autonomia per arrivare alla prima presa elettrica disponibie.Per quanto avveniristica e innovativa, la suola Hero ( che ancora non esiste in commercio ma è solo parte di un progetto di sviluppo) costituisce comunque un primo passo rispetto a un’ambizione più alta.

“L’idea – spiega ancora Ghignone, Project Manager Vibram del progetto HERO – è ad oggi quella di fornire una piccola base di carica per dispositivi esterni e terzi rispetto alla scarpa. Si tratta di un’innovazione concreta e che ci soddisfa molto, oltre a dare un aiuto concreto a risolvere qualche problema al pubblico, ma che segna un inizio più che un punto di arrivo. Il progetto per il futuro prossimo è un altro e costituisce un ulteriore passo avanti: integrare la tecnologia all’interno della suola, così da avere un dispositivo elettronico che ‘viva’ con la scarpa. Penso a gps di emergenza, così da essere sempre localizzabili e che potrebbe costituire un’innovazione importante per chi fa escursioni in montagna; oppure penso a un contapassi sempre attivo, per chi fa sport; oppure persino a un sistema che generi calore in ambienti particolarmente rigidi”. Una scarpa che, dunque non si limiti a produrre e accumulare energia, ma che la consumi anche.

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