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San Marino, 2 milioni per le startup da Banca Agricola Commerciale

L’incubatore Techno Science Park ha stretto accordi con Bac e Università locale: la prima sosterrà l’attività delle startup incubate con consulenza gratuita e prestiti agevolati, e offrirà due borse di studio. La seconda organizzerà un monitoraggio tecnologico delle giovani società e organizzerà cicli di formazione

Pubblicato il 21 Apr 2016

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I firmatari dell'intesa per il Techno Science Park di San Marino

Sono in arrivo due milioni di euro, più due borse di studio e un “monitoraggio tecnologico”, per il Techno Science Park San Marino-Italia, la struttura impegnata per lo sviluppo dell’innovazione nel territorio sammarinese.

Voluto dal governo sammarinese in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e in relazione con l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani, il Techno Science Park San Marino-Italia, nato all’interno del locale Parco Scientifico Tecnologico, ospita un incubatore che consente alle startup incubate una defiscalizzazione totale per i primi cinque anni di vita, oltre a una serie di altri vantaggi per startupper e investitori.

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Ora arrivano ulteriori risorse dalla Banca Agricola Commerciale e un sostegno da parte dell’Università. Ieri pomeriggio, 20 aprile, il presidente del TSPark, Alessandro Giari, ha sottoscritto un accordo con l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, rappresentata dal rettore Corrado Petrocelli, e con Banca Agricola Commerciale (Bac), rappresentata dall’amministratore delegato Pier Paolo Fabbri. I contenuti del documento, si legge in un comunicato, permetteranno di dare una nuova spinta alla cultura d’impresa legata all’innovazione che sempre più sta caratterizzando il territorio sammarinese, anche grazie all’avvio dell’Incubatore d’Impresa, capace di raccogliere 24 startup tecnologiche in solo due anni di attività.

Le due realtà, una istituzionale e l’altra privata, credono fortemente nel Techno Science Park come leva per lo sviluppo economico e tecnologico del Paese, un obiettivo perseguito utilizzando l’innovazione come motore per la crescita di competitività. Proprio per questo hanno deciso di mettere in campo risorse utili, ciascuna nel proprio settore di riferimento, per fare sistema e sviluppare pienamente le potenzialità dell’Incubatore d’Impresa.

Banca Agricola Commerciale metterà a disposizione due milioni di euro per sostenere l’attività delle startup incubate. Grazie all’accordo i nuovi imprenditori avranno a disposizione, gratuitamente, la consulenza finanziaria di un rappresentante Bac e la possibilità di accedere a un finanziamento a condizioni agevolate. L’istituto bancario metterà inoltre a disposizione due specifiche borse di studio finalizzate allo sviluppo di nuove tecnologie, che consentiranno il supporto, la crescita e l’accelerazione di imprese innovative, oltre che nuovi modelli d’innovazione.

L’Università, da parte sua, si impegna a organizzare un’azione di monitoraggio tecnologico mirata ad attivare startup innovative e cicli di formazione dedicati agli imprenditori, per favorire lo sviluppo delle competenze aziendali.

Techno Science Park San Marino – Italia, Università degli Studi della Repubblica di San Marino e Banca Agricola Commerciale hanno pianificato la costituzione di un Gruppo Consultivo, con il compito di promuovere e realizzare i contenuti dell’accordo.

Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria, ha commentato: “Quello di oggi è un passo avanti fondamentale per il Parco Scientifico Tecnologico: si realizza un’imprescindibile sinergia pubblico privato, grazie alla lungimiranza e alla volontà di sostenere progetto da parte di Bac. Innovazione e tecnologia sono ormai considerati gli unici motori dello sviluppo a livello internazionale”. “È un momento che possiamo considerare storico per nostro paese” ha aggiunto Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato alla Cultura.”Già da tempo era in essere la sinergia tra le competenze tecnologiche maturate nel PST e la conoscenza messa a disposizione dall’Università. Ora il settore privato ha compreso la validità di investire in questo settore”. Alessandro Giari ha detto: “È il segnale di un nuovo percorso concreto, la costruzione progetto ambizioso che è il territorio dell’innovazione. Un progetto che ora ha le gambe date anche dal supporto del settore privato, che permette alle imprese tecnologiche di svilupparsi e crescere. Perché ciò accada servono sinergie, serve una visione comune da parte di diversi soggetti. Oggi sigliamo un accordo di principi, ma anche obiettivi strategici a medio breve termine”. Corrado Petrocelli ha affermato: “Questo accordo è una base fondamentale per operare in maniera sinergica. Oggi la competitività é impossibile senza investimenti in innovazione e tecnologia, e chi accompagna le imprese in questa strada sono l’Università, con le sue competenze, e la finanza”. Pier Paolo Fabbri ha concluso: “Sono molto orgoglioso per questo accordo che rende concreta la visione futura del nostro paese, c’è quella concretezza e quel realismo che spesso non si riscontra da parte delle istituzioni e che ci ha permesso di scendere in campo concretamente. Partiamo oggi ma vediamo già le potenzialità del traguardo”. (L.M.)

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