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500mila euro per la città europea più smart

La Commissione Europea ha lanciato un concorso per individuare la Capitale dell’Innovazione. Saranno valutati idee, processi e strumenti smart, capaci cioè di attrarre talenti, finanziamenti, investimenti, con l’impegno di cittadini e soggetti imprenditoriali pubblici e privati. In palio un bottino da mezzo milione. C’è tempo fino al 3 dicembre

Pubblicato il 20 Set 2013

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C’è tempo fino al 3 dicembre 2013 per rinnovare il proprio look e aggiudicarsi il titolo di Città europea più smart: in gara, tutte le città degli Stati membri Ue o di Paesi associati, purché vi risiedano oltre 100mila abitanti. Alla fortunata, la trasformazione potrebbe fruttare ben 500mila euro grazie l’iniziativa promossa dall’Unione Europea che premierà la città più sostenibile con il riconoscimento iCapital, per il miglior “ecosistema innovativo”.

Una Green City, dunque, orientata a soddisfare le direttive del programma Horizon 2020, che partirà il prossimo anno partendo proprio dallo sviluppo urbano, avviando una riflessione su tematiche quali sviluppo sostenibile, mobilità ed energie rinnovabili, come strutture portarti della Città del futuro. A pesare sulla bilancia del vincitore saranno tutti progetti già avviati dalle partecipanti a partire da gennaio 2010 in poi, tutti incentrati su innovazione e prospettiva di connessione a livello globale.

Infatti, se la parola d’ordine in questa gara è talento, intorno ad esso gravita un intero universo, certamente sostenibile, ma soprattutto in grado di attrarre investimenti per far scattare la molla di una nuova economia che strizza l’occhio al tanto ricorrente concetto di Rete.

“Le città sono i motori dell’economia europea. Sette europei su dieci vivono in zone urbane che generano i due terzi del PIL dell’UE. Vogliamo esortare i centri urbani a innalzare la posta quando si tratta di innovazione e a creare una rete di città in grado di condividere le migliori idee per il futuro” afferma Spiega la commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Maire Geoghegan-Quinn.

Sì, perché il funzionamento di una città si valuta anche da questo elemento, dalla sua capacità di valorizzare lo “scheletro” urbano quanto il capitale umano, in un grande ecosistema di cooperazione tra imprenditorialità pubblica e privata e società civile.

Per incoronare la reginetta d’Europa bisognerà aspettare fino alla primavera del 2014, quando una giuria di esperti selezionerà la vincitrice, ma con una posta in gioco di questa valore, c’è da scommettere che inizierà presto una vera e propria corsa all’innovazione.

F.T.

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