#startupNOtax, mancano i capitali quindi abbassiamo le tasse

Nel 2013 sono stati investiti 81 milioni, molto meno del 2012. Lo dice l’associazione dei venture capitalist e del private equity. Per questo è importante non aumentare il prelievo sul capital gain sulle startup. E lanciare subito un fondo dei fondi

Pubblicato il 07 Apr 2014

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Pierluigi Paracchi, founder and Ceo Medixea Capital, Investor and Board Member at EOS

Houston, abbiamo un problema! Così come l’Apollo13, la terza missione verso la Luna, dovette rinunciare all’allunaggio e tentare un difficoltoso rientro sulla terra; il Venture Capital (“VC”) italiano del ‘13 “has had a problem”: in tutto l’anno, in tutti i settori del VC, dalle biotecnologie al digitale, sono stati investiti, udite udite, ben 81M€ (in calo dai 135 del 2012). Il tutto in 158 start-up, investimento medio: 500K€.

Non va!


Ciò è emerso dall’ultimo convegno annuale AIFI, l’associazione italiana dei VC e del Private Equity. E pensare che per la prima volta da quanto partecipo al convegno, dal lontano 2002, è stata presentata una storia di successo di una start-up, una biotech – EOS, nella quale, oltretutto, ho investito e nella quale ho avuto ruolo di Consigliere fino alla exit di quattro mesi fa (vendita ad altra società per 480M$). Un attimo. Nella sola EOS sono stati investiti 25M€, il 30% di quanto investito in tutto il ’13 in Italia e ben 50 volte l’investimento medio dell’anno scorso.Un dubbio. Forse per competere a livello mondiale e per innovare servono milioni? Ma dai! Mi chiedo come sia possibile lanciare impresa innovativa con 500K€ di investimento. Forse non bastano per aprire un Tabacchi.

Assodata la drammatica mancanza di capitali a sostegno dell’innovazione, assodato il fallimento delle passate politiche, è il momento di aggredire:

1. #startupNOtax: sostenere il movimento, partito da EconomyUP, che chiede di evitare perlomeno l’aumento delle tasse sul Capital Gain dal 20% al 26% sulle Start-Up Innovative. E che chiede, soprattutto, di abbassarle al 12,5% come per gli improduttivi BOT. Insomma, il governo ha favorito l’investimento in start-up permettendo la detrazione del 19% degli importi investiti dai privati ma poi li punisce con 26% se creano valore!?!

2. Fondo di fondi: serve già nel 2014 un fondo pubblico (capitali da Cassa Depositi e Prestiti o dalla privatizzazione delle Poste) che investa in altri fondi di VC privati con un patrimonio di almeno un miliardo di €; diversamente l’impatto sulle statistiche e sull’economia sarebbe irrilevante. Ricordo che abbiamo calcolato lo spread tra Italia e USA sugli investimenti in VC: a fronte di una popolazione, quella US, che è 5 volte la nostra, gli investimenti in VC sono 240 volte i nostri. Per essere in linea – per tenere il passo, non per recuperare – dovremmo registrare 4MLD€ di investimenti per anno. Siamo un po’ lontanini..

Pierluigi Paracchi è Ceo di Medixea Capital @pigiparacchi

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