Innovazione al Sud

Apple a Napoli, come funzionerà il primo centro di sviluppo per app in Europa

Sarà il polo di ingegneria dell’Università Federico II a ospitare la iOS Developer Academy annunciata dal Ceo Tim Cook a gennaio. Da ottobre partono i corsi per 200 studenti italiani e europei: impareranno anche come creare startup. Previste borse di studio. Ecco come candidarsi

Pubblicato il 07 Lug 2016

cook-150911125256

Tim Cook

Sarà l’Università di Napoli Federico II ad ospitare la prima iOS Developer Academy d’Europa grazie a una partnership con Apple per lo sviluppo di applicazioni. L’iniziativa partirà ufficialmente ad ottobre con oltre 200 studenti che parteciperanno al primo anno di corsi. Oggi l’annuncio ufficiale da parte dell’Università. L’iniziativa era stata preannunciata a gennaio dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi e da Tim Cook, Ceo di Apple.

Apple apre a Napoli il primo centro di sviluppo per app in Europa

Dopo aver puntato sulla Cina per la produzione e sull’Irlanda per servizi tecnici e finanziari, Apple ha deciso di investire anche in Italia. L’annuncio era stato dato a gennaio scorso del Ceo del colosso di Cupertino, Tim Cook.L’Europa – aveva spiegato in vista di un incontro con il premier Matteo Renzi ­– è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo”.

Come funzionerà l’Academy – Ora arriva l’annuncio ufficiale sul sito dell’Università Federico II: “Ios

Il polo di ingegneria a San Giovanni a Teduccio

Developer Academy aprirà a Napoli”. La sede sarà a San Giovanni a Teduccio, nel polo di ingegneria costruito negli ex capannoni Cirio. La Academy aprirà ufficialmente ad ottobre 2016 con oltre 200 studenti che parteciperanno al primo anno. Altri seguiranno negli anni successivi. L’obiettivo è fornire competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di app per l’ecosistema digitale. Gli studenti parteciperanno ad un corso di nove mesi, progettato e supportato da Apple, all’interno del campus a San Giovanni a Teduccio. La struttura include laboratori e accesso ai più recenti prodotti hardware e software Apple. Durante il primo semestre i corsi avranno l’obiettivo di migliorare ed elevare le competenze degli studenti nello sviluppo software su iOS; durante il secondo semestre gli studenti parteciperanno a corsi sulla creazione di startup e progettazione di app, e collaboreranno fra loro per la creazione di app che potrebbero eventualmente poi approdare sull’App Store. Il programma è gratuito e sarà aperto a candidati provenienti dall’Italia e da tutta Europa, con borse di studio disponibili per alcuni di essi a copertura delle spese primarie. Secondo fonti di stampa, la Regione Campania ha annunciato 7 milioni di euro nei prossimi tre anni per mille giovani del centro di sviluppo.

Come candidarsi alla Ios Developer Academy – Gli studenti che desiderano saperne di più o candidarsi possono consultare il sito www.unina.it. Ai candidati sarà chiesto di fare un test online in italiano o in inglese, superato il quale potranno accedere alla fase successiva che prevede un colloquio. I candidati non devono necessariamente avere una formazione in Information Technology in quanto il corso è stato progettato per supportare un mix eterogeneo di futuri sviluppatori che spazia in diversi settori. L’università di Napoli Federico II ha anche in piano di assumere degli insegnanti per l’Accademia nei prossimi mesi, con profili che vanno da sviluppatori esperti di app a designer e docenti di programmazione. Anche i docenti che desiderano candidarsi possono consultare il sito www.unina.it.

I commenti – “Siamo veramente felici di lavorare con l’Università di Napoli Federico II per lanciare la prima iOS Developer Academy in Europa – ha affermato Luca Maestri, Cfo di Apple – Alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo arrivano dall’Europa, e siamo certi che questo centro aiuterà la prossima generazione ad acquisire le competenze necessarie per avere successo”. “Con questa iniziativa – ha dichiarato il rettore Gaetano Manfredi – la Federico II continua a rispondere alle esigenze formative legate alle nuove tecnologie, che devono rappresentare un complemento ai programmi tradizionali che la nostra Università continuerà ad offrire con lo stesso impegno e la stessa qualità di sempre. Siamo lieti che Apple ci abbia scelto come partner per creare la iOS Developer Academy e non vediamo l’ora di lavorare con l’azienda nella selezione di studenti e docenti per questo corso eccezionale”. “Siamo molto soddisfatti, perché una delle più importanti aziende globali ha deciso di investire al Sud, a Napoli, nel capitale umano, nei talenti straordinari dei nostri ragazzi”, commenta su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Se anche noi la smettiamo con il racconto senza salvezza del Sud e valorizziamo le eccellenze che sono così numerose, ce la possiamo fare, come ci dicono anche i dati Istat della settimana scorsa. Dalla Academy di Apple non usciranno solo sviluppatori iOS molto richiesti nel mercato del lavoro, ma anche giovani imprenditori che da un’idea vincente faranno nascere aziende che porteranno ricchezza e posti di lavoro. Sono certo che il tessuto imprenditoriale locale saprà supportare e sostenere questa grande opportunità. Napoli e il Mezzogiorno sono luoghi fantastici per formarsi e per investire. Avanti tutta, tutti insieme”.

Le polemiche – Dal giorno dell’annuncio della scommessa di Apple su Napoli sono stati numerosi i commenti, compresa qualche polemica. Alcuni hanno ricordato che il colosso co-fondato da Steve Jobs doveva al Fisco italiano circa 880 milioni di euro di mancati pagamenti Ires, a causa della cosiddetta “estero-vestizione” (ovvero vendere in Italia e fatturare in Irlanda). Lo scorso 30 novembre Apple si è accordata con il Fisco italiano per pagare solamente 318 milioni. Secondo questi osservatori, l’apertura di un Centro di Sviluppo nel capoluogo partenopeo rientrerebbe negli accordi tra l’azienda e il governo italiano: insomma, uno “sconto” in cambio di un investimento. All’epoca Tim Cook ha affermato: “Apple investe a Napoli per lo spirito imprenditoriale della città e francamente perché da un punto di vista economico credo che lì possiamo dare una mano, fare maggiormente la differenza”.

Apple a Napoli: perché non succederà niente prima di 6 mesi

Caro Tim Cook, l’impresa italiana si salva da sola se lo vuole

I numeri delle app di Apple – Con oltre 2 milioni di applicazioni, l’App Store ha dato vita a un settore innovativo con oltre 1,2 milioni di posti di lavoro creati in Europa dal 2008. Agli sviluppatori in Europa sono stati corrisposti quasi 10 miliardi di euro per la vendita delle loro app nel mondo. La iOS Developer Academy aiuterà gli studenti ad avere un ruolo in questa rivoluzione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4