Ecosistema

30 mentor per le startup del Polihub

L’incubatore del Politecnico di Milano ha raccolto in un Club imprenditori, top manager, investitori e professionisti che affiancheranno le 50 startup incubate.«Vogliamo mettere in contatto i nostri talenti con persone di successo che abbiano voglia di trasferire la loro esperienza», dice l’amministratore delegato Stefano Mainetti

Pubblicato il 24 Set 2015

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Paola Ferrario ed Almir Ambeskovic

“A mio tempo ho avuto due mentor per me che mi hanno dato tanto, grazi a loro sono cresciuta e sono arrivata dove sono ora. Per questo credo sia giusto e corretto poter dare un vantaggio competitivo a chi sta iniziando adesso”. A parlare è Paola Marzario, founder di Brandon Ferrari (adesso ribattezzata BrandOn), una delle startup in rosa più promettenti degli ultimi tempi e parte del “Club di Mentor” targato PoliHub lanciato il 22 settembre nella sede dell’incubatore in via Durando 39 a Milano. “La mia startup Neptuny è nata proprio qui al Politecnico di Milano nel 2010 – spiega Fabio Violante, presidente di Moviri Spa – Abbiamo ricevuto tanto dal Politecnico e credo sia importante trasferire i miei 15 anni di esperienza a chi si affaccia ora sul mercato”. È proprio il “give back” il concetto alla base dell’iniziativa che dopo una fase pilota di tre mesi e in via ufficiale da settembre si propone come l’asso nella manica delle oltre 50 startup PoliHub. A comporre il club imprenditori di successo, professionisti, consulenti di settore e top manager che affiancheranno con la loro esperienza gli aspiranti imprenditori, testeranno le loro idee e i modelli di business per accompagnarle nella fase più delicata, quella dello sbarco sul mercato. Tra i 30 Marco Corradino, fondatore di Volagratis.com, Vito Lomele, founder di Jobrapido, Stefano Calderano, Ceo di Jusp, la startup, Almir Ambeskovic, country manager di The Fork, Chiara Burberi, founder di Redooc, piattaforma on line per aiutare i ragazzi nelle materie scientifiche. Ha fondato la startup dopo avere lavorato come consulente e manager in McKinsey e Unicredit.

Fabio Violante, Chiara Burberi e Luca Canepa

Eppure il concetto di “dono” viaggia in entrambi i sensi. Lo spiega bene Luca Canepa, consigliere delegato di Iban (Italian business angel network) e investitore: “Il divertimento sta proprio nella creazione di valore, nell’entusiasmo e nello spirito di collaborazione anche fra generazioni diverse”.

I Mentors toccheranno quindi con mano ogni aspetto di una startup (prodotto, tecnologia, marketing, vendite, risorse umane, finanza, brevetti, acquisizioni) supportandoli nella definizione di una strategia di sviluppo efficace partecipando a una serie di incontri periodici con le startup e prendendo parte a workshop e eventi organizzati dall’incubatore. È il PoliHub a fare i match tra i profili che sembrano più vicini, poi ci si conosce e, se ci si piace, si attiva la mentorship e parte il percorso insieme. I mentors avranno anche la possibilità di investire concretamente nella startup attraverso stock options, equity oppure assumendo un ruolo all’interno dell’azienda.

“Con Il Club di Mentor – precisa Stefano Mainetti, Consigliere Delegato di PoliHub – vogliamo mettere in contatto i nostri talenti con persone di provata esperienza e valore per creare occasioni di confronto e opportunità di sviluppo concrete. Da oggi PoliHub compie un ulteriore passo significativo nell’evoluzione del proprio modello operativo per garantire servizi di eccellenza in linea con quelli dei migliori incubatori internazionali”. Il club al momento conta trenta membri ma è in espansione e valuta l’ingresso di profili che condividano i valori con i quali il gruppo è nato.

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