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Roma Startup: la capitale può diventare il primo hub del Mediterraneo

“Unitevi al nostro ecosistema, insieme possiamo sfruttare almeglio le risorse innovative di Roma”, è l’appello lanciato dal presidente dell’Associazione, che compie un anno, in occasione di TechCrunchItaly 2013. La Regione Lazio si impegna a favorire la nascita di nuove imrpese

Pubblicato il 27 Set 2013

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Gianmarco Carnovale, Presidente – Roma Startup

Ad un anno dalla nascita, in occasione di TechCruncItaly 2013, Roma Startu ha lanciato lancia un appello alle nuove new companies che continuano a nascere nel Lazio e a Roma: “Unitevi al nostro ecosistema! Vi garantiremo visibilità e network, servizi in convenzione, sconti e un osservatorio privilegiato sul variabile panorama dell’innovazione romano che continua a cambiare mese dopo mese”.

L’associazione diventata un riferimento istituzionale per il mondo che rappresenta con più di 40 soci tra cui acceleratori, incubatori, investors, consorzi universitari di innovazione, mentors e advisors, tra cui spiccano i nomi delle più importanti realtà italiane dedicate al mondo dell’innovazione come Enlabs, Lventure, Telecom Italia, Dpixel, Innovaction Lab, Codemotion, i consorzi universitari di Sapienza Innovazione, l’Università di Cassino, la John Cabot University, apre alle startup e

L’obiettivo dell’associazione rimane quello di fare di Roma Capitale il maggior Hub del mediterraneo per sfruttare il potenziale innovativo già presente a Roma. Solo per avere qualche dato ad esempio a Roma ci sono 16 università tra private e statali, 6 centri di ricerca, 7800 ricercatori accademici, che rappresentano la maggiore concentrazione europea.

“Ad un anno esatto dalla nascita, lo sviluppo della nostra associazione rispecchia il valore della Capitale quale maggior polo italiano per la nascita ed il sostegno di startup ad alto potenziale di crescita” – dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup – “ma la dimensione, la storia, e l’economia di Roma ambiscono ad un ruolo naturale di scala superiore. Roma può essere una delle grandi startup city del mondo, certamente la maggiore del sud Europa e dell’area mediterranea, c’è la volontà e ci sono molte delle premesse necessarie a farcela, e con numerosi soggetti pubblici e privati stiamo lavorando ad un percorso finalizzato a questo obiettivo”

Gian Paolo Manzella, vicepresidente della Commissione Affari comunitari e internazionali del Consiglio Regionale del Lazio, intervenuto oggi al Maxxi all’iniziativa “TechCrunch Italy 2013” – i protagonisti dell’ecosistema digitale italiano. “Il Lazio ha una grande opportunità per costruire un ecosistema di imprese innovative. Ci sono risorse europee dedicate all’innovazione, Università che si stanno finalmente aprendo alla dimensione imprenditoriale, una comunità di giovani startupper coraggiosa e pronta a competere. Nuovi incubatori che stanno divenendo best practices a livello nazionale, investitori pronti a puntare sulle idee nate in questo territorio. Per completare questo lavoro il settore pubblico deve giocare sino in fondo il suo ruolo: lavorando sulla diffusione dei valori dell’imprenditorialità e dell’innovazione nella società, a partire dalla scuola; creando strumenti di sostegno finanziario alla nascita di nuove imprese; definendo e mettendo a disposizione luoghi di incontro tra mondo della ricerca, dell’impresa, della creatività; studiando modelli di successo di altre realtà territoriali europee. Se mette a regime tutti i suoi asset la nostra regione può stare nel novero di quelle più innovative a livello europeo. Questo deve essere il nostro obiettivo, verso il quale la Giunta Zingaretti sta muovendo i primi passi sul piano attuativo, passi che parlano di un ascolto con la comunità dello start-up con la Commissione Start-Up sulle prossime azioni da intraprendere e un imminente bando per la nascita di nuove imprese”.

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