CONNECTED MOBILITY

Logistica digitale, i benefici della digital transformation: il case study Telepass-Tesisquare

Telepass e Tesisquare hanno creato il primo esempio di logistica digitale in Italia, un capitolo fondamentale dei prossimi fondi europei. Ecco come funziona, i benefici e le soluzioni del modo innovativo di fare logistica. Al centro il Connected Truck

Pubblicato il 12 Lug 2021

Logistica digitale

La rivoluzione digitale sta trasformando profondamente anche il mondo della logistica. Il processo di pianificazione, implementazione e controllo del flusso e dello stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti dal punto di origine al punto di consumo ha trovato nell’innovazione generata dalle nuove tecnologie un potente motore di sviluppo.

Grazie al digitale gli attori coinvolti sono in grado di rispondere a richieste ed esigenze con sempre maggiore efficienza e sempre più in tempo reale. E possono sfruttare le opportunità offerte da una logistica innovativa per svilupparsi ulteriormente, moltiplicare i servizi, renderli più efficienti e quindi diventare più competitivi.

È in questa nuova arena della logistica digitale che si inserisce la partnership strategica tra un pioniere della mobilità integrata e leader nel telepedaggiamento quale Telepass e Tesisquare, partner tecnologico specializzato nella realizzazione di ecosistemi digitali collaborativi.

“Il Covid ha rilanciato con prepotenza il settore della logistica, che non solo non è mai stato abbattuto dalla pandemia ma che oggi risulta essere ancor più rafforzato” dice Gabriele Benedetto, CEO di Telepass. “Grazie al patrimonio di dati di Telepass e alle soluzioni in ambito supply chain di Tesisquare, si è creata una vera piattaforma di logistica digitale. Attraverso la partnership con Tesisquare vogliamo avvicinarci al mondo degli spedizionieri che si interfacciano con gli operatori logistici. Telepass e Tesisquare insieme costituiscono il primo vero esempio di logistica digitale in Italia, un capitolo fondamentale dei prossimi fondi europei”.

Logistica digitale: tra 2 anni un’impresa su 2 investirà in piattaforme

Se è vero che la digital transformation è penetrata da tempo nel mondo della logistica, è altrettanto vero che, in questo come in molti altri settori, la pandemia globale ha impresso una forte accelerazione alla digitalizzazione. Nel caso specifico ha obbligato i professionisti della supply chain a tornare ad esaminare le proprie procedure nell’utilizzo di soluzioni di logistica più efficienti e digitali: improvvisamente è diventato indispensabile disporre di dati esaustivi in tempo reale per supportare i processi decisionali nella supply chain end-to-end.

Secondo Gartner “entro il 2023, il 50% delle imprese globali di prodotto investiranno in piattaforme che forniscono dati sulla visibilità dei trasporti in tempo reale”. In questo contesto, afferma un altro report di Gartner, “il mercato globale dei telematics continua a crescere indicativamente del 25% ogni anno. Questa crescita è guidata dalle regolamentazioni governative e alimentata dalla raccolta dati a bordo dei veicoli e dalla connettività fornita dalle soluzioni di telematics aftermarket, oltre che dalle offerte di apparecchiature OEM”.

Logistica digitale: i benefici

“Logistica digitale – spiega a EconomyUp Paolo Malerba, Head of Corporate Business Unit di Telepass – significa in concreto avere una visibilità in tempo reale su tutta la catena, quindi poter gestire con maggior efficacia le emergenze, e finalmente realizzare l’integrazione, auspicata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dell’intermodalità tra sistemi di trasporto quali gomma, terra e nave. Significa miglioramento dei trasporti in chiave di impatto ambientale e in termini di procedure, quindi una riduzione dei tempi di attesa. Significa favorire il processo decisionale, inducendo a una riduzione e a una maggiore trasparenza dei costi. Significa in definitiva possibilità di condividere informazioni attingendo alle opportunità che il digitale può portare al mondo della logistica”.

Paolo Malerba, Head of Corporate Business Unit di Telepass

L’accordo Telepass-Tesisquare

Come si inserisce nello scenario generale della logistica digitale l’accordo stretto tra Telepass e Tesisquare? A spiegarne il senso è lo stesso Paolo Malerba. “Telepass ha un parco importante di device installati su quasi 1 milione di mezzi pesanti. Il patrimonio informativo che si genera può essere utilizzato in collaborazione con  Tesisquare, e con il consenso delle società di autotrasporto, per  garantire ad esempio soluzioni che consentano  l’ottimizzazione delle spedizioni e il coordinamento dei tempi di attesa”.

Ma, per cogliere pienamente il significato della partnership, occorre innanzitutto capire che cosa fa Tesisquare: fondata nel 1995 a Bra (Cuneo), l’azienda opera a livello nazionale e internazionale come partner tecnologico specializzato nella progettazione e implementazione di ecosistemi digitali collaborativi pensati per potenziare i processi di interazione dei molteplici touchpoint e attori della value chain estesa: produttore, distributore, consumatore e altri stakeholder.

Telepass da parte sua  è in grado di offrire alle aziende di autotrasporto, per il tramite dei suoi sales partner, servizi avanzati di gestione delle flotte e di telepedaggio, fornendo informazioni dettagliate sui veicoli, sul monitoraggio in tempo reale, sulla precisa localizzazione delle vetture, sui dati relativi al traffico e molto altro ancora.

Visibilità e tracciabilità rappresentano elementi cruciali per la maggior parte delle industry, che potranno trarre vantaggio in termini di riduzione di rischi e costi, di un maggiore allineamento tra offerta e domanda, di collaborazione tra tutti gli attori della catena di approvvigionamento, velocità e agilità nei processi, conformità normativa, controllo kpi e tempi consegna di tutto il processo logistico, riducendo così eventuali contenziosi o sanzioni.

Dall’alleanza scaturiscono una serie di nuove funzionalità di cui beneficeranno tutti gli utenti. Queste includono, ad esempio, le interfacce TMS per consentire a ogni corriere di raccogliere e condividere dati di visibilità (il TMS, lo ricordiamo, è un software end-to-end per la gestione del trasporto che aiuta le aziende a gestire la logistica e a snellire le spedizioni).

Un’altra funzionalità da cui trarranno beneficio gli utenti è quella della Control Tower per il controllo dei flussi logistici. “È come in un hub aeroportuale” chiarisce Malerba. “Gli operatori logistici devono poter organizzare l’arrivo del carrier in un determinato momento e luogo, e coordinarlo con altri carrier: è determinante il ETA, o Estimated Time of Arrival, per capire quando arriverà il carrier, se ci saranno ritardi ecc. ecc., perché tutto questo consente di ottimizzare le spedizioni”.

L’integrazione consentita dall’accordo Telepass-Tesisquare permetterà inoltre la comunicazione tra tutti gli attori della catena di approvvigionamento attraverso un portale white label e l’invio di notifiche; lo sviluppo di una torre di controllo predittiva e prescrittiva che faciliti le entità con potere decisionale e la conferma elettronica delle consegne al fine di ridurre lo sforzo manuale; un calcolatore di CO2 per aiutare i corrieri a tracciare e ridurre l’impatto ambientale, ma non solo.

Le prospettive future

“Detto questo – continua Paolo Malerba – l’integrazione di Tesisquare e Telepass costituisce un primo passaggio. Perché poi i clienti finali potranno beneficiare di alcune soluzioni personalizzate. Per esempio, attraverso l’installazione di sonde e sensori, potremo raccogliere informazioni sulla temperatura sul vano di carico per garantire un corretto stoccaggio. Oppure agire sul tema della sicurezza legata all’apertura non autorizzata dei portelli dei camion. Potremo anche calcolare in maniera più puntuale le emissioni di Co2, perché l’ottimizzazione degli spostamenti e dei i tempi di attesa hanno un impatto importante sui consumi e sull’ambiente”.

Se queste sono le prospettive a breve termine, più avanti, lungo la strada del futuro, c’è un altro grande appuntamento: quello con le soluzioni Connected IoT, che potrebbero consentire di tracciare i singoli oggetti trasportati sui camion. “È lo scenario che ci auguriamo” afferma il manager.

Il Connected Truck

Al centro c’è il concetto di Connected Truck, il camion interconnesso. Se dotati di un apparato Telepass montato a bordo, i mezzi pesanti italiani possono circolare in 14 Paesi riuscendo a pagare ogni volta il pedaggio senza preoccuparsi di convenzioni diverse e senza occupare lo spazio del veicolo con diversi device. Questo apparato, che è interoperabile, è ad oggi, nella sua versione più avanzata, installato su circa 300mila camion. È chiaro che costituisce una preziosa miniera di dati di vario tipo. Dati che sono di proprietà della truck company, ma possono essere, a fronte di esplicito consenso della truck company, utilizzati  per una varietà di scopi. “Di questo passo – conclude Malerba – Telepass si candida a creare una vera infrastruttura di logistica digitale. Ora ci sono le condizioni”.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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