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Venture capital Italia 2025 ancora in calo: il primo semestre si ferma a 545 milioni



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Terzo trimestre consecutivo di calo e senza la presenza di mega round. Spicca il round per Jet HR (25 milioni). I dati in Europa e nel mondo segnalano un rallentamento generale ma con altri numeri

Pubblicato il 15 lug 2025



Venture capital Italia 2025: il secondo trimestre ancora in frenata
Venture capital Italia 2025: il secondo trimestre ancora in frenata

Il venture capital in Italia prosegue nella sua fase di stagnazione. Nel secondo trimestre 2025 in Italia sono stati investiti 227 milioni in 104 round d’investimento, dei quali 12 Serie A e 2 Serie B. Si tratta dell’ammontare investito più basso dal secondo trimestre del 2024 e segna il terzo trimestre consecutivo di calo e senza la presenza di mega round.

Tuttavia, guardando ai dati dei primi sei mesi del 2025, con 545 milioni di euro raccolti in 210 round, il primo semestre è in linea con la media semestrale degli ultimi 3 anni senza mega round, sia in termini di numero di round che di importo investito.

Questa è la fotografia scattata dall’Osservatorio sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital, la banca di investimento tech leader nell’ecosistema Venture Capital, in collaborazione con Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative. ITA monitora su base trimestrale l’andamento degli investimenti in Venture Capital in Italia e i principali trend dell’ecosistema italiano dell’innovazione.

Il settore con il maggior numero di round è stato Smart City, mentre Life Science è stato quello che ha registrato la raccolta più alta. Il round più importante per importo raccolto è stato quello di Jet HR, chiuso a 25 milioni di euro. 9 le exit del trimestre.

Venture capital 2025 in Italia: prevalgono i round pre-seed e seed

Guardando alla segmentazione del numero di round per tipologia, nel secondo trimestre del 2025, Pre-Seed e Seed hanno rappresentato il 64% dei round. In termini di raccolta, i Serie A rappresentano il 42% del totale investito, mentre i Serie B l’8%. Anche nel primo semestre 2025 la gran parte dei round è riconducibile a Pre-Seed, Seed e Bridge, mentre i round Serie A hanno raccolto la maggior parte degli investimenti.

Smart City sul podio, seguono Fintech e Life Sciences

Nel secondo trimestre il settore Smart City è quello che ha registrato il maggior numero di round (20), seguito da Fintech con 16 e da Life Sciences con 15 round. Smart City è in testa alla classifica anche nel primo semestre del 2025 (32 round), seguita da Software (29) e Life Science (27). In termini di ammontare investito, i primi tre settori rimangono invariati: in testa Life Science con investimenti per 49 milioni, seguito da Fintech con 42 e da Smart City con 40. Tuttavia, la distribuzione evidenzia un divario significativo, con investimenti più contenuti negli altri settori. Nel primo semestre del 2025, il settore Life Sciences guida con un divario ancora più marcato rispetto agli altri settori, evidenziando uno spostamento verso industrie più capital-intensive.

I round più importanti

Le exit del trimestre sono state nove. Analizzando i top 5 deal del Q2-2025, Il round più importante per importo raccolto è stato quello di Seria A di Jet HR, chiuso a 25 milioni di euro nel giugno 2025, seguita da Iama Therapeutics (15 milioni, Serie A) e Blubrake (12 milioni, Serie B). Quarta posizione per Sibill (12 milioni, Serie A) e quinta per Moneyfarm (11,8 milioni, Bridge).

“Difficoltà, ma cauto ottimismo”

“L’Italia mantiene ai massimi livelli il numero dei round ma non ha ancora avuto quest’anno aumenti di capitale superiori ai 25 milioni di euro” commenta Fabio Mondini de Focatiis , founding partner di Growth Capital. “Prevediamo invece che questi diventino più frequenti nel secondo semestre, portando il 2025 a essere l’anno con il maggior numero di round e l’ammontare investito più alto senza mega round. Nonostante le difficoltà ed il sentiment ai minimi storici registrato dal VC Index, c’è un ottimismo cauto per il dispiegamento di nuovo capitale, grazie al numero costante di nuovi fondi annunciati e al potenziale aumento dei round Serie B+, derivanti dalla solida pipeline di oltre 150 Serie A del triennio 2022-2024”.

“I numeri non parlano di crescita, serve un saluto di qualità”

“I dati presentati oggi non ci raccontano quella crescita che era lecito attendersi, e che sarebbe una naturale conseguenza della maggiore attenzione di cui sta godendo questo ambito negli ultimi mesi” ha aggiunto Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance. “Va rilevato però che nel secondo trimestre del 2025 sono state poste le basi per dei concreti passi avanti sia sul fronte delle norme europee, con la presentazione della strategia Choose Europe da parte della Commissione, sia a livello nazionale, con una serie di misure volte a migliorare l’operatività di alcune norme contenute nella Legge Annuale sulla Concorrenza, che hanno l’obiettivo di attirare maggiormente verso questo ambito gli investitori istituzionali. Detto questo, va anche riconosciuto che è necessario un salto di qualità per rendere i numeri dell’ecosistema all’altezza delle aspettative e delle potenzialità degli operatori”,

Venture capital in Europa: secondo trimestre 2025 in flessione

Lo scenario europeo – con 14 miliardi di euro raccolti in 2.490 round, il secondo trimestre del 2025 registra una flessione del 13% rispetto al primo trimestre dello stesso anno, in linea con gli ultimi nove trimestri sia in termini di numero di round che di importo investito. Con 29 miliardi di euro raccolti in 5.362 round, il primo semestre del 2025 continua a mostrare stabilità rispetto al 2024, sia in termini di ammontare investito che di numero di round. Guardando ai singoli Paesi, nel primo semestre del 2025, gli ecosistemi venture di Regno Unito e Francia stanno rallentando il ritmo rispetto all’anno scorso. Al contrario, la Spagna ha registrato un ottimo inizio, soprattutto in termini di ammontare investito.

Venture capital 2025 nel mondo

A livello internazionale, i finanziamenti da venture capital hanno superato i 90 miliardi di dollari per il terzo trimestre consecutivo nel secondo trimestre del 2025, nonostante il numero di operazioni sia sceso ai livelli più bassi registrati dal quarto trimestre del 2016. Lo riporta lo State of Venture Q2’25 Report di CBS Insight.

Intelligenza artificiale attrattiva per gli investimenti

L’IA continua a dominare, attraendo il 50% degli investimenti in venture. Allo stesso tempo, gli investitori stanno concentrandosi sempre più sulla hard tech — tecnologie ad alta intensità di capitale e focalizzate sull’hardware — alimentate dalla crescente domanda di energia derivante dall’IA, dai progressi nella robotica e dall’interesse crescente per la difesa.

Sebbene i finanziamenti siano leggermente diminuiti rispetto al primo trimestre del 2025, la diminuzione riflette una normalizzazione dopo il finanziamento di 40 miliardi di dollari di OpenAI che aveva gonfiato i numeri nel primo trimestre. In effetti, il secondo trimestre del 2025 è rimasto elevato, nonostante gli sviluppatori di modelli fondamentali (o foundation model developers) – aziende, team di ricerca o organizzazioni che si concentrano sullo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale di base – abbiano rappresentato solo il 3% del capitale totale, in calo dal 36% nel primo trimestre del 2025 e dal 29% nel quarto trimestre del 2024. Questo cambiamento segna un allargamento delle attività di venture al di là dei modelli fondamentali verso l’ecosistema più ampio dell’IA e i settori adiacenti alla hard tech.

Finanziamenti sostenuti, ma le operazioni diminuiscono perché più selettive

Con questo costante slancio verso la crescita, si prevede che il finanziamento annuale raggiunga quasi 440 miliardi di dollari, con un aumento del 53% rispetto al 2024, indicando una ripresa sostenuta degli investimenti in venture.

Nel frattempo, il volume delle operazioni continua a diminuire, riflettendo una maggiore selettività degli investitori. Il secondo trimestre del 2025 ha visto solo 6.028 operazioni — il numero trimestrale più basso dal quarto trimestre del 2016. Questo pone il 2025 sulla strada per circa 25.000 operazioni, circa la metà del volume registrato nel 2022, anche se il finanziamento totale si avvicina a livelli simili.

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