INNOVAZIONE A MILANO

Fintech, Plug and Play Italy lancia un nuovo hub a Milano

“Sarà un ponte con la Silicon Valley per creare opportunità di business, importare ed esportare eccellenze tecnologiche e fare innovazione” dice Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy. Nexi e UniCredit founding partners

Pubblicato il 14 Feb 2020

Da sinistra: Andrea Zorzetto (Plug and Play Italy), Roberto Catanzaro (Nexi), Roberta Cocco (assessore trasformazione digitale Milano), Marco Pusterla (Unicredit)

“Apple nel ’97 valeva un decimo di Siemens, allora uno dei maggiori player a livello industriale. Pochi giorni fa la Apple ha superato il valore in Borsa di Allianz, Volkswagen e tutti i big player che conosciamo. Il ’97 sembra l’altro ieri, ma c’è stato un cambiamento incredibile in questi 20 anni che continuerà ad andare avanti. Ed è fondamentale non rimanere indietro”. Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy ha le idee chiare: non si può rimanere indietro nell’innovazione. E così presenta il nuovo hub del fintech a Milano lanciato proprio da Plug and Play, azienda della Silicon Valley che ha già creato la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con oltre 1400 startups accelerate solo nel 2019 e 350 aziende partner.

Come funziona Plug and Play Italy, la piattaforma di open innovation con Unicredit, Esselunga, Lavazza e Tetra Pack

Plug and Play Italy lancia un nuovo polo per il fintech a Milano, che cos’è

Il nuovo polo inaugurato il 13 febbraio in via Meravigli, nel centro del capoluogo lombardo, rappresenta un vero e proprio ponte tra l’Italia e la Silicon Valley e ha due obiettivi: da una parte, attirare nel nostro Paese fintech e talenti con cui collaborare per generare business e fare innovazione; dall’altra esportare le eccellenze del Made in Italy e dare loro visibilità affinché possano trovare nuovi partner, individuare nuovi finanziamenti ed estendersi all’estero.

Come funziona

L’hub, aperto a tutto il mondo della finanza e dell’innovazione, sarà un vero e proprio ecosistema che darà vita a soluzioni tecnologiche all’avanguardia in ambito fintech: pagamenti digitali, open finance, blockchain e big data sono solo alcuni dei settori di ricerca e sviluppo del nuovo polo milanese. Non mancherà l’attenzione all’intelligenza artificiale: “Oggi molte banche nostre clienti hanno vinto la diffidenza verso l’AI e utilizzano servizi di intelligenza artificiale, ad esempio nel mondo antifrode. Inoltre noi offriamo servizi di campagne di marketing on demand per molte delle nostre banche” dice Roberto Catanzaro, Business Development Director di fintechpartner dell’iniziativa.

Per quanto riguarda il funzionamento dell’hub, inoltre, ci saranno delle differenze rispetto al primo programma di Plug and Play Italy partito l’anno scorso e dedicato alle startup del food. Questo, infatti, era basato essenzialmente su due batch. Con il fintech, invece, si vuole puntare a “eventi più verticali e specializzati”. Non solo. “Nexi serve circa 150 banche. Puntualizza Catanzaro -. Il modo in cui noi lavoreremo con P&P è mettere in relazione le startup che riteniamo interessanti per il nostro ecosistema, direttamente con i nostri clienti”.

Un programma di lavoro che vede d’accordo anche Unicredit, altro partner dell’iniziativa. “In Unicredit, per avere massa critica su un evento, ho bisogno di riunire in un’unica occasione più startup con proposition diverse e tecnologie diverse che lavorano allo stesso settore. Un modo che noi riteniamo vincente per coinvolgere colleghi con funzioni differenti” spiega Marco Pusterla, Head of Innovation Orchestration & FinTech Strategy di UniCredit.

Chi sono i partner di Plug and Play Italy per il Fintech Hub di Milano

Il progetto di Plug and Play Italy di lanciare un nuovo hub del fintech a Milano può contare su due founding partners: Nexi, la PayTech leader dei pagamenti digitali in Italia, e UniCredit a fianco di Plug and Play già dal suo arrivo a Milano, ad aprile 2019.

Roberto Catanzaro, Business Development Director di Nexi

“I financial services stanno attraversando una profonda rivoluzione sia nei modelli di business, sia nelle tecnologie abilitanti e l’open banking cambierà il modo di fare banca, portando nuove sfide ma anche grandi opportunità: la nostra mission è supportare le banche nel coglierle e nel trasformarle in ricavi e in nuovi servizi per i propri clienti” spiega Roberto Catanzaro, Business Development Director di fintech. “Lo facciamo già nei pagamenti digitali e nell’open banking, gestendo il gateway CBI, intendiamo farlo anche creando ecosistemi capaci di portare nel nostro Paese il meglio dell’innovazione internazionale, a vantaggio delle nostre banche partner. L’accordo con Plug and Play, realtà unica e con un punto di vista privilegiato sul panorama del fintech mondiale, va in questa direzione e sarà fondamentale per rendere concreto l’open finance in Italia”.

Marco Pusterla, Head of Innovation Orchestration & FinTech Strategy di UniCredit.

“UniCredit è founding partner di Plug and Play Italy fin dal suo lancio lo scorso aprile, ed è suo partner strategico nell’hub europeo FinTech di Francoforte” dice Marco Pusterla, Head of Innovation Orchestration & FinTech Strategy di UniCredit. In UniCredit l’ingaggio con il mondo FinTech è volto a massimizzare collaborazioni con innovatori esterni per sviluppare prodotti e servizi che soddisfino i bisogni dei nostri clienti. Da subito abbiamo coinvolto nelle attività svolte con Plug and Play anche i nostri clienti, invitandoli a sessioni di approfondimento in cui identificare FinTech con cui collaborare. Abbiamo trattato tematiche di business chiave quali KYC (know your customer), prestiti e open banking. Siamo entusiasti del lancio di un nuovo polo di innovazione dedicato al FinTech a Milano, che ci darà accesso diretto al crescente ecosistema che si sta sviluppando in città e al network di talenti imprenditoriali ad esso collegato”.

Ecosystem partner del nuovo polo del fintech italiano è Ubi Banca.

Perché un fintech hub  a Milano

Roberta Cocco, assessore alla trasformazione digitale e servizi civici di Milano

La sede del nuovo hub del fintech in Italia non è casuale. “A Milano si respira un’aria internazionale positiva, c’è una grande forza di idee, ci sono investimenti e università tra le top 20 al mondo. A Milano ci sono talento e know how industriale” dice Zorzetto. Certo, il gap digitale in Italia è ancora alto. Ma “Il mio scopo è creare a Milano un volano che ci permetta di attrarre talenti, giovani e investimenti e distribuire tutto quello che stiamo cercando di fare” dice Roberta Cocco, assessore alla trasformazione digitale e servizi civici della città. Come? “Attraverso partnership tra pubblico e privato perché da soli non possiamo fare niente. Questo è il vero segreto di Milano” ha aggiunto l’assessore. E ha concluso: “La volontà di Milano è usare mezzi, ecosistemi e partner istituzionali per superare il gap digitale. E non per fare di questa città una roccaforte solitaria ma una città per l’Italia che ha tantissimo bisogno”.

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