Nuova imprenditoria

WineOWine, l’enoteca online che aiuta il made in Italy

È la startup presentata in occasione del primo compleanno di Luiss Enlabs: offre la possibilità di comprare online e ricevere a casa vini di alta qualità selezionati da un team di enologi, che ogni due settimane propongono nuove etichette, aiutando i piccoli produttori

Pubblicato il 14 Apr 2014

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I founders di WineOWine

Un desiderio e un bisogno che il mercato non riesce a soddisfare e nasce l’idea. Così è iniziato il progetto wineOwine, startup attualmente in LUISS EnLabs e nata su impulso di Federico De Cerchio ed Eros Durante, 26 e 29 anni, due amici d’infanzia abruzzesi, ora rispettivamente CEO e CTO dell’azienda.

“Ad una cena con Eros, a settembre 2012, avevo portato delle fantastiche bottiglie di vino di un piccolo produttore del nord Italia. Eravamo gasati dalla qualità delle bottiglie – racconta Federico De Cerchio ad EconomyUp – e quando abbiamo pensato dove potevamo acquistarne delle altre è nata l’idea. Non sarebbe stato possibile comprare quelle bottiglie se non direttamente nella cantina del produttore a 600km da casa nostra. In quel momento avevamo un bisogno che il mercato non era in grado di soddisfare. Abbiamo fatto un’analisi e cercato di capire quale poteva essere il miglior modello per aggredire il mercato. E così nacque wineOwine”.

Si tratta di un servizio che offre la possibilità di comprare online e ricevere a casa vini di alta qualità selezionati da un team di enologi, che ogni due settimane propongono nuove etichette. Uno strumento che aiuta il made in Italy e i piccoli produttori.

Dopo aver avuto l’idea, Federico si è ritrovato per caso ad un convegno a Rimini. Ascoltando Gianluca Dettori di Dpixel sul palco, è rimasto affascinato dal mondo dell’innovazione e ha capito che fondare una startup era l’unico modo per soddisfare quel bisogno che avevano sentito anche loro: “Per me era un mondo nuovo e ne sono subito rimasto catturato!”.

I due hanno creato un’azienda ancora prima di sapere cosa significasse il termine “startup”, investendo finora oltre 15mila euro. Poi è nata anche la convinzione che

valesse la pena lasciare il lavoro che avevano: Eros Durante era Project Manager per un’azienda di sviluppo software, mentre Federico De Cerchio aveva da poco ottenuto un master in Business and Administration alla Karlstad Business School in Svezia.

Perché farlo, allora? Entrambi avevano investito fatica, lavoro e tempo in altri percorsi, ma a guidarli in questa scelta sono stati “passione e fame, cioè la voglia di fare impresa!”. Anche per questo riescono a lavorare no stop, compresi sera e weekend, senza prendere nei fatti alcuno stipendio: “Siamo dentro LUISS Enlabs, l’acceleratore di imprese migliore d’Italia. Ci incontriamo la mattina alle nove e siamo tutti a lavoro fino a sera tarda”. Tutti, assicura Federico De Cerchio, perché il “team è tutto. Siamo già in sei ma siamo in hiring”.

L’obiettivo del progetto, lanciato sul mercato lo scorso 24 marzo, è quello di diffondere “una nuova cultura di acquistare il vino, scoprire prodotti nuovi e sostenere i piccoli produttori”. Un obiettivo non da poco, che ha incontrato delle difficoltà. La maggiore è stata “fare il primo fundraising, ci abbiamo messo un anno!”.

Da quel famoso convegno a Rimini la vita dei due co-founder è cambiata radicalmente: “Eros è passato dal lavorare tanto al lavorare tantissimo”, Federico si è trasformato “da studente internazionale squattrinato a imprenditore ultra squattrinato”.

Dopo che a dicembre la startup è stata selezionata da LUISS ENLABS per il programma di accelerazione riservato alle imprese innovative e dopo un finanziamento micro-seed da parte di LVenture Group, il prossimo obiettivo per wineOwine è il secondo round di investimento e l’internazionalizzazione della startup: “Siamo a buon punto ma sarà dura”, dice Federico De Cerchio.

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