Polihub, Startup Experience parte con Smart-I

La startup incubata da Enel Lab è stata l’ospite d’onore nel primo della serie di eventi lanciata dall’incubatore del Politecnico di Milano, per favorire l’incontro tra nuove imprese, docenti ed esperti. Smart-I è un caso di successo che evidenzia come startup e grandi aziende possano non solo convivere ma anche collaborare senza che una annulli l’altra

Pubblicato il 18 Dic 2014

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Da sinistra: Giovanni Iozzia (direttore di EconomyUp), Lorenzo Colasanti (dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano), Luca Seletto (strategic planning di Enel), Federico Barilli (segretario di Italia Startup)

Si sceglie di incentrare l’incontro su uno dei temi più discussi del momento, in questo caso il green e clean tech, si presenta la storia di una startup che è riuscita a tramutare l’idea iniziale in un prodotto di successo, e poi si rompono le barriere fra chi sta di qua e di là dal microfono, perché, quando l’argomento è interessante, spunti nuovi e riflessioni arrivano da entrambe le parti allo stesso modo. Ecco cosa è stato il debutto di Startup Experience.

Un format lanciato da PoliHub e inaugurato il 16 dicembre negli spazi dell’incubatore in via Durando 39. Il primo di una serie di appuntamenti dedicati a giovani imprese di successo e a chi si promette di seguirle sulla stessa strada, anche grazie ai consigli di chi lavora tutti i giorni nell’ecosistema startup. Da un lato Mauro Di Giamberardino Fondatore e CEO di Smart-I, un sistema di illuminazione intelligente pensato per le città e i grandi spazi pubblici che può far risparmiare fino al 49 per cento dell’energia elettrica senza lasciare edifici e strade al buio o compromettere la sicurezza. A introdurre e commentare la storia Stefano Mainetti, CEO di PoliHub, Luca Seletto, strategic planning di Enel, Federico Barilli, segretario di Italia Startup e Lorenzo Colasanti, del dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano. Dall’altro startupper e aziende interessate al tema. A coordinare e sollecitare la discussione Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp.

Ospite d’onore Smart-I, startup incubata da Enel Lab e di cui Enel è il terzo socio insieme ai due fondatori. Un caso di successo che evidenzia come startup e grandi aziende possano non solo convivere ma anche collaborare senza che una annulli l’altra. Ed è proprio questo uno dei punti che più ha animato il dibattito. “Perché Enel non ha pensato di sviluppare da sé un sistema di smart lighting?” ha chiesto provocatoriamente Iozzia a Luca Seletto. Risposta: “Così riusciamo a catalizzare più innovazione e ad

Mauro Di Giamberardino Fondatore e CEO di Smart-I

aiutare tutti quei progetti che ci sembrano interessanti e non solo uno ipotetico sviluppato da noi”.

Smart-I, nata a fine 2012 dall’idea di due ingegneri attivi nel campo dei droni aerei, Mauro di Giamberardino e Gabriele Randelli, è fra le sette vincitrici del primo concorso promosso da Enel Lab, l’incubatore creato dal gruppo Enel per valorizzare le migliori soluzioni nel settore delle tecnologie “verdi”. Il loro prodotto Smart Eye, che viene dato in noleggio ai Comuni, è un sensore che si applica a ogni lampione senza scavi sotto il manto stradale o altri costi di installazione, regolandone la luminosità in base alla frequenza di passaggio di auto o pedoni. Dopo le prime installazioni in Italia, l’obiettivo adesso è sbarcare in tutta Europa, in America e nel mercato asiatico. E occupare il 30 per cento mercato lighting europeo nei prossimi 5 anni. Con il supporto di Enel, che sta affiancando Smart-I nella diffusione e commercializzazione del dispositivo. Perché, come ha ricordato Lorenzo Colasanti, l’idea vincente non sta solo nel prodotto Smart Eye, ma nel business model.

Un’occasione e un supporto che non sono una tantum: Startup Experience è stato anche l’occasione per ricordare INCENSe, il bando lanciato da Enel, dalla spagnola Endesa, dall’incubatore danese Accelerance e da quello spagnolo Funding Box. Due le call, la prima chiude il 15 gennaio 2015 mentre la seconda aprirà a giugno, per trovare 42 startup da finanziare con 150mila euro a testa. INCENSe è stato sviluppato in collaborazione con il programma Fiware, voluto e co-finanziato dalla Commissione Europea, e rivolto a tutte quelle imprese che si serviranno della piattaforma open source Fiware per realizzare progetti focalizzati sul risparmio energetico e le smart cities.

Quello fra Enel e Smart-I è un modello di partnership forse ancora troppo poco sfruttato in Italia, ma di certo decisivo, ha ricordato Federico Barilli. Come quello che PoliHub intrattiene con il mondo universitario e le imprese, proponendosi, con le suo oltre 50 startup incubate e con un tasso di successo dell’83%, come grande bacino dove poter attingere per crescere insieme e rinforzarsi a vicenda.

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