Il caso

Perché il rapper Fedez lascia la SIAE per la startup Soundreef

L’artista, primo in Italia per biglietti di concerti venduti, ha deciso di affidarsi per la gestione dei suoi diritti d’autore alla società fondata da Francesco Danieli e Davide d’Atri. La decisione arriva dopo le polemiche su un monopolio che una direttiva UE vorrebbe superato. Ecco gli schieramenti in campo

Pubblicato il 29 Apr 2016

fedez-musica-soundreef-160429203600

Il rapper e produttore musicale Fedez

#WelcomeFedez: con questo hashtag Soundreef ha accolto nelle sue fila Fedez. Adesso così c’è anche un’artista di grido, un blockbuster, che lascia l’antica SIAE per affidarsi a una startup per la gestione dei suoi diritti d’autore. La notizia è stata data con soddisfazione da LVenture Group, che ha in portafoglio la sosicetà fondata nel 2011 dagli italiani Francesco Danieli e Davide d’Atri ma a Londra, perché in Italia regna ancora il monopolio della SIAE, nonostante una direttiva della UE che ne sancirebbe la fine.

TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE PER CAPIRE LO “SCANDALO” SIAE E LE PARTI IN GIOCO

La decisione di Fedez, nome d’arte di Federico Leonardo Lucia, 26 anni, rapper e produttore musicale, arriva dopo settimane di polemiche attorno alla SIAE e a un appello lanciato da startupper e imprenditori digitali per invitare il ministro Franceschini a ripensarci e il premier Renzi a intervenire perché venga tolto il freno all’innovazione in questo settore. Il segnale è forte, perché Fedez non è uno qualunque: nel 2015 è stato l’artista ad aver venduto il maggior numero di biglietti per i suoi concerti. E per motivare la sua scelta di affidarsi a Soundreef ha fatto riferimento proprio alla direttiva UE (n.26 del 2014) che liberalizza la raccolta dei diritti d’autore entrata in vigore il 10 aprile. Ma non in Italia, visto che il governo finora ha ritenuto di non doverla receprire. Lasciando di fatto spazio a società straniere (come di fatto è Soundreef), ma impedendo l’attività di società italiane.

Soundreef è una piattaforma innovativa per la gestione dei diritti musicali, in concorrenza con monopolisti, che fornisce ai propri clienti un catalogo di musica di altissima qualità e corrisponde ai proprietari dei diritti d’autore le royalty in base alle effettive riproduzioni dei brani musicali in maniera rapida e trasparente. LVenture Group è stata tra i suoi primi investitori e ha aumentato il proprio investimento lo scorso novembre, quando la startup ha chiuso un importante round di investimento e fondato una S.p.A. in Italia. A marzo Soundreef è stata riconosciuta ufficialmente in Inghilterra per effettuare la raccolta dei diritti di autore.

QUI PUOI VEDERE LA VIDEO INTERVISTA DI ECONOMYUP A DAVIDE D’ATRI, COFONDATORE DI SOUNDREEF

“In questo momento, la scelta di Fedez di conferire l’incarico di riscuotere i suoi proventi musicali a Soundreef non solo è un passo importante per la startup, ma dimostra anche un ampio consenso riguardo alle ricadute positive della liberalizzazione e della fine del monopolio SIAE” dice Luigi Capello, CEO di LVenture Group “Ci sono molti vantaggi che l’industria musicale, che genera 5 miliardi di ricavi l’anno in Europa, può trarre rendendo il mercato dei diritti d’autore più competitivo, trasparente e innovativo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4