Scouting & Incubazione

Open innovation, TeamSystem pensa a un Cloud Campus per le startup

Enrico Causero, responsabile del New Business per la società italiana di sviluppo software, racconta a EconomyUp la strategia dell’azienda: acquisizioni di altre imprese (una decina all’anno) e contaminazione tra l’R&D interno e i nuovi arrivi. Più una sorta di incubatore aziendale che dovrebbe decollare entro l’anno

Pubblicato il 13 Gen 2017

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Enrico Causero, Direttore SaaS e New Business di TeamSystem

Acquisizioni a raffica di società già affermate o startup in fase embrionale, contaminazione tra ricercatori interni all’azienda e talenti provenienti dall’esterno, una divisione interamente dedicata all’innovazione e, entro il 2017, il debutto di un Cloud Campus, sorta di incubatore aziendale nel quale alcuni dipendenti condivideranno lo spazio (e magari anche lo sviluppo di idee) con altri giovani innovatori: sono le linee guida dell’open innovation di TeamSystem, società italiana impegnata nello sviluppo e nella distribuzione di software e servizi, così come le ha descritte a EconomyUp il suo Director Cloud & New Business Unit, Enrico Causero.

Che cos’è l’open innovation (e perché tutti dicono di volerla fare)

►Che cos’è TeamSystem – È un’importante realtà aziendale italiana, con sede legale a Pesaro e sede operativa a Milano, che offre software e servizi ad aziende, commercialisti, consulenti del lavoro, studi legali, amministratori di condominio e associazioni di categoria. Il gruppo, che nel 2015 ha ottenuto ricavi pari a circa 257 milioni di euro, conta su circa 1.900 addetti, una rete di oltre 800 strutture tra Software Partner e sedi dirette e oltre 220.000 clienti su tutto il territorio nazionale.

Ogni anno effettua almeno una decina di acquisizioni. L’ultima in ordine di tempo (dicembre 2016) è stata una startup, Netlex, che ha realizzato la prima soluzione cloud per il mercato degli avvocati. L’altra startup acquisita da TeamSystem è stata, a settembre 2015, Fatture in Cloud, che consente a micro-imprese e liberi professionisti di gestire fatturazione e contabilità in maniera semplice da qualsiasi dispositivo e su qualsiasi piattaforma. Nel corso del 2016 sono state acquisite altre aziende tra le quali Euresys, Informatica Veneta (una ex startup che ha poi assunto dimensioni più rilevanti), Cidiemme Informatica ed E-conomic International, la prima acquisizione effettuata all’estero (la società è danese).

L’open innovation attraverso le acquisizioni – “Sono la nostra prima strada verso l’innovazione aperta” spiega Enrico Causero. “Per un’azienda come la nostra non è sempre facile stare dietro a tutti gli ambiti. Perciò abbiamo una via interna all’innovazione, che chiamerei organica, ovvero il Dipartimento R&D molto nutrito, con centinaia di persone che vi lavorano. Si può fare, si fa ma presenta dei limiti, non può soddisfarci al 100%. Per questo percorriamo anche la via inorganica, che è quella delle acquisizioni strategiche di natura diversa. Qui si aprono due filoni: le acquisizioni di startup in fase early stage, che fatturano qualche centinaia di migliaia di euro, come Fatture in Cloud o Netlex, e l’ingresso nella maggioranza di realtà imprenditoriali già affermate come, per esempio, Mondora. A ottobre 2016 TeamSystem si è presa il 51% della società con sede a Milano e Morbegno (Sondrio) che è riuscita negli anni a posizionarsi in maniera distintiva nel mercato dei servizi innovativi in ambito cloud per aziende e società finanziarie. Un’altra importante operazione effettuata lo scorso dicembre riguarda la partecipazione di maggioranza in AliasLab, azienda in forte crescita specializzata nei servizi di firma elettronica ed autenticazione, con un posizionamento rilevante nel panorama italiano.

I criteri di scelta– “Andiamo a acquisire non un prodotto ma un modo di lavorare, persone e skill altrimenti difficili da trovare sul mercato” prosegue Causero. “In Italia, purtroppo, c’è una forte mancanza di competenze in determinati settori, anche perché i talenti sono più attratti dai mercati europei di Berlino e Londra. Perciò spesso è più facile inglobare società come Mondora, che ha una sua storia, i suoi talenti e i suoi grandi clienti: con l’ingresso nel Gruppo è diventato il nostro Cloud Lab, il centro di competenza in ambito cloud. Quanto alle startup, non ci interessano semplicemente in quanto startup, ma in quanto sviluppatrici di prodotti innovativi creati da Millennials. Il nostro dipartimento R&D è molto nutrito, ma affonda le sue radici in 30 anni di attività ed è difficile cambiare radicalmente strada quando si ha tanta esperienza alle spalle. È più facile portare le novità da fuori: disseminando persone ‘esterne’ all’interno dell’azienda abbiamo accelerato di molto il ritmo dell’innovazione”.

L’innovazione interna – “Ci sono diverse idee particolarmente innovative che nascono dal nostro Dipartimento di Sviluppo. L’anno scorso, per esempio, abbiamo lanciato Movimenti Bancari, frutto di una partnership tra il team interno e ICBPI-Istituto Centrale delle Banche Popolari, servizio che permette di digitalizzare-automatizzare l’intero processo di un’attività particolarmente onerosa per i commercialisti, ovvero quella di riconciliare i flussi bancari dei clienti. In generale possiamo dire che circa il 60% dell’innovazione di TeamSystem arriva dall’esterno e circa il 40% dall’interno”.

Chi gestisce l’innovazione in azienda – L’open innovation a livello di gestione manageriale interna si può declinare in vari modi: attraverso la figura del Chief Innovation Officer (Cio) o del più recente Chief Catalyst, individuato nel suo libro “The Open Organization” dal Ceo di Red Hat, Jim Whitehurst. La si può “spalmare” attraverso i vari reparti, individuando eventualmente una figura di coordinamento, oppure, come fa il Gruppo Zucchetti, affidare ai direttori di divisione la responsabilità di segnalare potenziali opportunità riscontrate sul mercato. TeamSystem ha scelto di avere un dipartimento dedicato: la Cloud and New Business Unit guidata da Enrico Causero, appunto. Il termine “innovazione” non compare, ma è solo una scelta lessicale, assicura il manager. “Le cose nuove le mettiamo dentro questa business unit, è iI contenitore organizzativo dell’innovazione. È una unità che deve crescere più velocemente delle altre, in media del 20-30%: non conta tanto la marginalità economica, cioè i margini ricavabili da un determinato business, quanto la rapidità con la quale è in grado di crescere”.

Il rapporto con le startup – Dopo l’ingresso di una startup nel Gruppo, TeamSystem tende a mantenere il Ceo e la struttura imprenditoriale. “Quando acquisiamo un’azienda – chiarisce Causero – acquisiamo soprattutto le persone, la loro testa e le loro capacità manageriali”. Un esempio è Fatture in Cloud, startup bergamasca fondata nel 2014 dal giovanissimo Daniele Ratti, 24 anni, che è tuttora Ceo della società. “Non aveva senso comprare la startup senza Ratti” dice il manager. “Il vero valore aggiunto sono le skill e le competenze dell’imprenditore. In TeamSystem spesso il Ceo della società acquisita rimane con quote minori, è particolarmente incentivato e prosegue in un percorso da quasi-imprenditore. Questo permette a lui di mantenere la velocità, entrando a far parte di un grande gruppo e dimenticandosi quindi i problemi di financing o quelli di costruirsi una rete commerciale, a noi di integrare la nuova società in maniera intelligente e light. Un compromesso win win. Del resto l’esperienza ci ha dato ragione, non abbiamo storie negative da raccontare. Gli imprenditori restano per anni”.

Call, incubatori e acceleratori aziendali – L’open innovation si fa attraverso lo scouting delle realtà più innovative, che può avvenire in vari modi, per esempio attraverso call for ideas, incubatori o acceleratori aziendali. TeamSystem ha intenzione di lanciare entro l’anno una sorta di incubatore, al momento battezzato Cloud Campus. “È un tema in discussione negli ultimi mesi – svela Causero – e le valutazioni sono ancora in fase embrionale. Stiamo pensando a una forma di incubation di startup esterne per farle lavorare con le nostre startup. Mettere insieme Fatture in Cloud e Netlex con altre giovani realtà innovative attive in ambito B2B potrebbe essere un modo per creare innovazione in maniera diversa e attirare giovani talenti. Oggi come oggi la formula di assunzione di neolaureati usciti dall’università non sempre funziona. I giovani vogliono maggiore libertà negli orari di lavoro, vogliono poter essere imprenditori e lavorare all’interno di una rete”. TeamSystem sta pensando di individuare le startup da inserire nel campus attraverso una call e di ricercare il supporto del mondo universitario. “Stiamo collaborando da tempo con il Politecnico di Milano, la rete delle università è la più proficua per ricercare giovani talenti”. Tempistica del progetto: dovrebbe essere definito nel corso del 2017 e TeamSystem conta di farlo decollare entro la fine dell’anno.

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