Monitoraggio

Mise, un tavolo per valutare le politiche sulle startup

È stato insediato al Ministero dello Sviluppo economico con rappresentanti di Istat, Consob, Infocamere e università. Dovrà presentare entro marzo un rapporto al governo sull’efficacia delle norme introdotte negli ultimi 24 mesi. Possibile la creazione di un ufficio dedicato alle startup

Pubblicato il 15 Feb 2014

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È cominciato il percorso di monitoraggio sull’ecosistema startup e soprattutto sui risultati delle norme introdotte nel corso degli ultimi 24 mesi. È stato infatti insediato venerdì 14 febraio al Ministero dello Sviluppo Economico una tavolo sulla valutazione della politcy startup. A presiederlo sarà Maria Ludovica Agrò, direttore generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese. Attorno a lei ci saranno 3 membri dell’Istat, 3 di Infocamere, 3 del Mise, 1 della Consob e due esponenti del mondo accademico: Luca Grilli del Politecnico di Milano e Giuseppe Ragusa della Luiss.

Come si può vedere ha fatto un passo indietro Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del ministro, per due ragioni: essendo stato uno dei più convinti sostenitori delle politiche di sostegno alle startup si sarebbe trovato a dover valutare il suo stesso lavoro; il tavolo arriva in un momento di cambio di governo che rende incerta la sua posizione al ministero, se verranno applicati i principi dello spoil system. C’è anche da tenere conto che al Ministero dello Sviluppo Economico è in corso una riorganizzazione generale che potrebbe portare alla creazione di un ufficio dedicato alle startup.

Che cosa dovrà fare il tavolo? Analizzare il database delle startup innovative registrate, che sono circa 1600, soprattutto. Un lavoro di monitoraggio necessario per fare una corretta valutazione degli effetti degli importanti provvedimenti legislativi: sono efficaci e sufficienti? Ma non solo: la valutazione sarà fondamental anche per gli investitori che potranno contare sulle agevolazioni fiscali per chi investe in startup innovative. Devono essere sicuri che lo siano davvero, per evitare brutte sorprese con i controllori del fisco…

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