Operazioni

Immobiliare.it investe 5 milioni di euro in Uala, startup del mondo beauty

«La digitalizzazione cambierà il mondo della bellezza proprio quello immobiliare. Ci sono molte analogie con la storia che abbiamo vissuto in prima persona». Così Silvio Pagliani, tra i fondatori di Immobiliare.it, spiega perché l’azienda ha investito in una startup tanto diversa per settore e business

Pubblicato il 14 Set 2015

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La homepage di Uala.it

Il settore immobiliare scommette sulle startup. “Le neoimprese sono come la ricerca: o si investe o si muore” ha detto pochi giorni fa a EconomyUp Dario Castiglia, amministratore delegato di Re/Max, gruppo immobiliare internazionale entrato nel capitale di Wikire. La pensa esattamente come lui Immobiliare.it: l’azienda attiva nell’immobiliare online, infatti, ha investito cinque milioni di euro in Uala.it, startup dedicata al mondo beauty che raccoglie i migliori saloni di hairstyling, centri di bellezza ed estetica.

“Due realtà lontane per piano di business – fanno sapere da Immobiliare.it –. Loro non vendono case online e noi non ci occupiamo di beaty. Ma abbiamo visto in questa realtà le stesse potenzialità che aveva Immobiliare.it quando è nata. Potenzialità che vanno alimentate. Nel 2007 nessuno credeva che la gente potesse cercare casa online. I fatti hanno smentito queste voci. Noi crediamo che chi ha le carte in regola per crescere vada aiutato. Questo investimento permetterà alla giovane startup di contare sui capitali necessari per sviluppare pienamente il proprio business nei prossimi tre anni”.

Che cosa ci fa un immobiliarista in una startup?

Dei cinque milioni di euro finanziati con l’accordo annunciato oggi, due provengono da un aumento di capitale e tre da una linea di fido. L’operazione è rivolta alla crescita del sito Uala.it e permetterà alla startup un’accelerazione nei piani di sviluppo tecnologico e negli investimenti pubblicitari online e offline.

Ad appena un anno dal lancio, Uala, azienda che non solo consente di verificare le disponibilità delle agende dei saloni, ma anche di fissare appuntamenti per i trattamenti, è già il leader in Italia per i servizi di prenotazione dei migliori centri estetici e, negli ultimi sei mesi, ha triplicato il traffico sul proprio sito passando dai 10mila visitatori unici di febbraio, agli oltre 50mila previsti per settembre.

«Con questa operazione, Uala si è assicurata le risorse necessarie per lavorare in un’ottica di lungo periodo, potendo investire sulla propria crescita per raggiungere il punto di pareggio nel corso del 2017» – afferma Alessandro Bruzzi, CEO di Uala – «Nei prossimi mesi allargheremo l’offerta a molte città italiane e aumenterà il numero di saloni disponibili sul servizio di prenotazione online. La nostra scommessa è quella di proporre uno strumento di alta qualità affinché gli utenti Italiani possano avere un servizio di prenotazione comodo, semplice e conveniente come già avviene, ad esempio, nel settore viaggi».

La storia di Uala comincia un anno fa: «Vedevo che la mia ragazza impiegava molto tempo per organizzare le prenotazioni dal parrucchiere, o dall’estetista o, in generale, nei saloni di bellezza – racconta Bruzzi -. Ho pensato sarebbe stato bello darle la possibilità di verificare online o via smartphone le agende e prenotare semplicemente con un click». Poco per volta, grazie alla collaborazione di molte persone che si dedicavano al progetto nei fine settimana pur vivendo in luoghi diversi, questa realtà ha preso forma andando online il 1 settembre 2014 con il nome di Uala, che nasce dall’italianizzazione del termine “voilà”, a ricordare la bella sensazione che si prova dopo un trattamento di bellezza.

«Quando lanciammo Immobiliare.it, una delle sfide principali fu quella di far comprendere al mercato il processo di digitalizzazione della ricerca immobiliare, e questo richiese molto tempo» – ha dichiarato Silvio Pagliani, tra i fondatori di Immobiliare.it – «Oggi la digitalizzazione del mondo beauty è all’inizio e noi crediamo ci siano molte analogie con la storia che abbiamo vissuto in prima persona; nel corso dei prossimi anni assisteremo ad un forte cambiamento nei comportamenti dei consumatori anche in questo settore».

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