Cucina italiana

Chef Dovunque, la startup dei “primi piatti in kit” chiede 300mila euro

L’azienda del Sannio che vende confezioni di ingredienti Made in Italy per ricette regionali ha debuttato sulla piattaforma di raccolta fondi online Siamosoci. Finora aveva raccolto in tutto 1,6 milioni di euro da business angel e dal fondo Vertis Sgr

Pubblicato il 19 Mag 2015

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Un’altra startup del food si lancia nella raccolta fondi online per potenziare la fase di crescita. Chef Dovunque – azienda del Sannio (Benevento) che ricerca, assembla e commercializza in pratici kit gli ingredienti di prima scelta, certificati Bio e rigorosamente made in Italy, necessari alla preparazione di ricette di primi piatti tipici regionali italiani – ha appena debuttato sulla piattaforma di crowdfunding Siamosoci con la richiesta  di 300mila euro.

La società presieduta da Vincenzo Vitelli, già presidente e amministratore delegato di Henkel Sud Europa, e fondata e diretta da Antonio Ranaldo, ha già alle spalle una raccolta fondi: a giugno 2013 Vertis sgr, fondo di venture capital, ha partecipato con 800mila euro all’aumento di capitale da 1,2 milioni di euro di Chef Dovunque, realizzato insieme a tre Business Angels. Altri 400mila euro sono stati investiti da quattro Business Angels a settembre 2014.

Vertis e gli altri, insomma, hanno creduto da subito in questa startup “targata cibo italiano” che si rivolge in modo nuovo in particolare ai clienti single e alle coppie (ma non solo), consentendo loro di preparare un piatto tradizionale in poco tempo con ingredienti di alto livello. Una soluzione pratica, protetta da brevetto industriale, che si inserisce in un settore, quello del food, che oggi suscita l’attenzione di investitori, istituzionali e non, e dei consumatori alla ricerca di innovazioni.

“È una proposta semplice quanto innovativa – riassume Amedeo Giurazza, Ceo di Vertis Sgr – e ha importanti prospettive di crescita, in Italia e soprattutto all’estero. I kit predosati di Chef Dovunque sono un prodotto nuovo, non esiste niente del genere sul mercato”.

A settembre 2014, al termine della fase di ricerca e sviluppo, si è giunti al prodotto finito. In questi mesi l’azienda ha già ottenuto importanti risultati: il fatturato medio mensile nel periodo gennaio-aprile 2015 è cresciuto del 61% rispetto a quello del secondo semestre 2014 e il numero di punti vendita in Italia coperti a maggio 2015 è arrivato a quota 100, raddoppiato rispetto a dicembre 2014.  Con le risorse raccolte in questo round, il team intende decuplicare questo numero entro il 2016.

I kit sono commercializzati, da fine 2014, nei punti vendita di insegne della GDO come IperCarrefour Nazionale, IperCoop Tirreno, Moderna-Etè Campania e anche attraverso la piattaforma e-commerce proprietaria.

Il mercato di riferimento di Chef Dovunque è  quello dei cibi pronti e della pasta alimentare. Competitor come  Barilla, Garofalo, Findus, Beretta, Rana e Buitoni  insieme non detengono più del 50% del mercato totale, lasciando quindi spazio per l’ingresso e la crescita di nuovi player, soprattutto in presenza di innovazioni di prodotto.

L’investimento richiesto sarà impiegato per aumentare la comunicazione e promozione dei prodotti e per internalizzare l’assemblaggio dei kit. Quest’ultima operazione permetterà di ottenere efficienze del 15% sui costi e un  margine operativo del 36%. L’obiettivo è raggiungere il numero di punti vendita previsti a metà 2016 e conseguentemente una presenza capillare sul territorio, che farà da volano per una più rapida espansione negli anni successivi. Contestualmente l’anticipazione della partenza sull’estero consentirebbe di ottenere un’incidenza di tale canale già del 15-20% sul totale del fatturato a fine 2016 e quindi un ulteriore rafforzamento del valore per gli azionisti. (L.M.)

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Redazione EconomyUp
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