Assumere talenti e risparmiare il 35%: ora si può. Ecco come

Il Mise ha pubblicato un decreto, rivolto a tutte le imprese, con le modalità per richiedere il credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato. Se assumere un dottore di ricerca costasse per esempio 50 mila euro, il risparmio sarebbe di circa 17,5 mila euro

Pubblicato il 01 Ago 2014

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Esempio: I3P Torino assume a tempo indeterminato un Phd in fisica. In un anno costerebbe 50 mila euro? Ebbene, risparmierà 17,5 mila euro (35%)”. Il tweet di Mattia Corbetta, membro della Segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo economico, è una sintesi efficace dei risparmi che possono avere imprese, startup innovative e incubatori certificati grazie al credito di imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato.

Il 28 luglio il Mise ha infatti pubblicato un decreto contenente le modalità per presentare la richiesta dell’agevolazione per l’ingaggio di persone in possesso di titoli come dottorato di ricerca universitario (in Italia o all’estero) o laurea magistrale in determinate discipline tecnico/scientifiche (consultabili qui. In quest’ultimo caso, i lavoratori devono essere impiegati in attività di ricerca di base, ricerca industriale o sviluppo sperimentale).

L’incentivo, introdotto dal “Decreto crescita” (dl 83/2012, il cui decreto attuativo è entrato in vigore il 22 gennaio 2014), è destinato a ogni tipo di impresa ed è valido soltanto per le assunzioni a tempo indeterminato avvenute dopo il 22 giugno 2012. Consiste in un credito di imposta pari al 35% del costo aziendale sostenuto per un periodo massimo di un anno e per un tetto annuale di 200 mila euro. Per “costo aziendale” si intende il costo salariale effettivo sostenuto dall’impresa, inclusi la retribuzione lorda (prima delle imposte), i contributi obbligatori e quelli assistenziali per figli e familiari.

Al credito d’imposta del 35% possono accedere anche le startup innovative e gli incubatori certificati (per le assunzioni avvenute a partire dal 19 dicembre 2012 e successive all’iscrizione dell’impresa alla sezione speciale del Registro delle imprese). Per loro c’è un vantaggio in più perché il credito di imposta vale anche sul costo aziendale relativo alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate con contratto di apprendistato. Inoltre, la domanda di accesso all’incentivo sarà redatta in forma semplificata, secondo le modalità che saranno stabilite da un successivo decreto direttoriale del Ministero.

La riserva destinata a startup innovative e incubatori certificati è di due milioni di euro. Se queste quote dovessero esaurirsi, entrambi i soggetti accederebbero, in regime «de minimis», alle risorse disponibili rimanenti. In totale, le somme disponibili per questa agevolazione sono: 25 milioni di euro per le assunzioni effettuate nell’anno 2012, 33,19 milioni per quelle effettuate nel 2013, 35,46 milioni per quelle effettuate nel 2014 e 35,48 per quelle che saranno effettuate nel 2015.

Le domande possono essere presentate dalle imprese in modalità telematica attraverso una specifica piattaforma informatica a partire dal 15 settembre 2014 per quanto riguardo le assunzioni del 2012. Per le assunzioni del 2013 si potrà fare richiesta dal 10 gennaio 2015. In ogni caso, ogni impresa, nell’arco di tre esercizi, non può ricevere somme superiori a 100 mila euro nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi, 15 mila nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, 30 mila nei settori pesca e acquacoltura e 200 mila in tutti gli altri settori.

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