Retail, una startup prova a rivoluzionare la consegna dei fiori

Bloovery lancia un’app per inviare bouquet da smarthphone e debutta nell’equity crowdfunding. Obiettivo: 60mila euro. «Il settore ha molte opportunità digitali, ma anche tanti punti deboli» dicono i founder. «Noi semplifichiamo e miglioriamo la user experience». Per esempio con i video-messaggi

Pubblicato il 11 Apr 2017

Colvin

L’e-commerce è entrato da tempo anche nel mercato dei fiori: si possono effettuare ordini online da catalogo e far recapitare bouquet al domicilio della persona indicata. Eppure, secondo la startup Bloovery, “nessuna innovazione significativa è stata introdotta negli ultimi 20 anni” in questo mercato e per il cliente è ancora troppo complicato e costoso inviare un mazzo di fiori secondo le modalità tradizionali. Perciò questa giovane società milanese ha deciso di lanciare un’applicazione che consente di inviare un omaggio floreale in pochi minuti dal proprio smarthphone in modo immediato e anche divertente per chi lo manda ma soprattutto per chi lo riceve. Oggi Bloovery debutta sulla piattaforma CrowdFundMe con una campagna di equity crowdfunding, forma di finanziamento destinata alle startup che prevede la raccolta fondi in Rete in cambio di quote azionarie della società. Per i prossimi 64 giorni Bloovery sarà sulla piattaforma puntando a raccogliere 60mila euro, che saranno destinati al potenziamento dei canali di vendita

Che cos’è l’equity crowdfunding

COME FUNZIONA BLOOVERY – È un nuovo servizio basato su semplicità di accesso in mobilità, grazie all’applicazione e al chatbot su Facebook Messenger. Punta a garantire rapidità di acquisto con pochi click, scelta dei fiori guidata E creazione di un messaggio digitale testo/immagine/video che accompagnerà i fiori. In pratica Il cliente che sceglie di inviare fiori con Bloovery accede all’app, al chatbot o al sito web (desktop e mobile) e dichiara il motivo per cui sta facendo questo omaggio: Ti Amo, Mi Piaci, Mi Dispiace, Auguri, Congratulazioni, Grazie, ecc.ecc. Il sistema mostra una selezione molto mirata di bouquet adatti all’occasione e propone al cliente anche l’opzione “Lascia fare a Bloovery” dove sarà il fiorista stesso ad interpretare il bouquet secondo la motivazione di acquisto del cliente. Questo semplifica al massimo la scelta per l’acquirente e aumenta l’efficienza interna massimizzando la probabilità che il fiorista abbia i fiori già in casa. Il destinatario riceve l’omaggio floreale con il “Bigliettino 2.0”: il messaggio che può essere un testo, una foto o – consigliatissimo – un video messaggio, che viene recapitato sul suo smartphone al momento della consegna. E sempre con il suo smartphone il destinatario potrà subito rispondere al mittente. “Oggi il mercato dei fiori al dettaglio, pur cercando di cogliere la sfida del commercio elettronico, soffre ancora di alcuni punti deboli” affermano Simone Guzzetti, Luca Guzzetti e Michele Dondi, fondatori della startup di Milano, unica città italiana dove, per ora, è presente il servizio, che però mira a estendersi presto in tutto il Paese. “L’acquisto è complicato, specialmente per chi non conosce bene il prodotto, non sa cosa scegliere e non è in grado di districarsi tra le proposte dei cataloghi”.

UN MERCATO “FERMO A 20 ANNI FA”- Il mercato al dettaglio di fiori vale 9 miliardi di euro in Europa (Florint 2014) e 10 miliardi di dollari negli USA (IBIS World 2015) e la parte e-commerce sta crescendo in tutto il mondo. Ma, sostiene Bloovery, nessuna innovazione di rilievo è stata introdotta negli ultimi 15-20 anni dopo l’apertura dei canali e-commerce dei grandi brand, quindi potrebbero esserci interessanti opportunità da esplorare per startup e realtà innovative.

La vendita di fiori online in Italia ed anche nel resto del mondo è dominata da Interflora, storico marchio con più di 100 anni di storia, che ha aperto un canale di e-commerce ed ha iniziato a vendere fiori online nel mondo. Il modello di business è quello tradizionale, legato a un vasto catalogo, a una vastissima rete di fioristi (oltre 1500) di ogni tipologia, a un business model che prevede una fee fissa (oltre 100 euro al mese) e una provvigione del 25% sul valore del bouquet e alle ulteriori spese di servizio e il ricarico per il fiorista.

Gli startupper di Bloomberg ritengono però che questo modello di business tradizionale presenti alcune criticità. “Il catalogo – sostengono – è ricco ma potenzialmente dispersivo, con i suoi oltre 150 prodotti, fra cui peluche, dolci, bottiglie di vino, gioielli”. I fioristi, sostengono, “non riescono a garantire la coerenza fra quanto acquistato online e quanto effettivamente consegnato, non solo dal punto di vista estetico e creativo, ma anche e soprattutto qualitativo. Ancora oggi è normale ricevere mazzi di fiori avvizziti, confezionati in carta trasparente e chiusi con la stagnola”. Il cliente finisce per avere spese extra che, a detta di Bloovery, “rendono il rapporto qualità prezzo del prodotto acquistato molto svantaggioso: una spesa di 71 euro corrisponde a ricevere un mazzo di fiori del valore di 37 euro”. Sempre secondo i giovani imprenditori la user experience è “obsoleta con processi di scelta (oltre 150 prodotti a catalogo) e acquisto (fino a 8/10 click) molto complessi e confusi, nessun tracking dell’ordine, nessuna politica di recesso e garanzia”.

“Tutti gli altri attori presenti, sia di tipo wire service che fioristi singoli – dice Bloovery – hanno copiato il benchmark di Interflora aggiungendo semplicemente dichiarazioni di maggior qualità, convenienza e cortesia. Lo scenario di mercato è quindi quello di un prodotto/servizio rimasto fermo agli ordini offline (da negozio a negozio o per telefono), operato via web. Nessuna innovazione significativa è stata introdotta negli ultimi 20 anni”.

Di recente, tuttavia si stanno affacciando sul mercato online alcune startup che propongono modelli di business nuovi quali:

  • Produzione diretta dei bouquet: BloomThat (USA), UrbanStem (USA), Bloom&Wild (UK)
  • Vendita a Subscription: Bloomon (NL) e Hbloom (USA)
  • Integrazione totale a monte con coltivazioni di fiori proprie: The Bouqs (USA)
  • Marketplace: BloomNation (USA)
  • Monofiore luxury: Roseshire (USA)

In Italia ora ci prova Bloovery, puntando sul miglioramento della user experience complessiva (accesso, semplicità di acquisto e scelta del prodotto ) e la garanzia di puntualità, conformità e qualità delle consegne.

PERCHÉ IL CROWDFUNDING – La campagna di equity crowdfunding con CrowdFundMe punta a un obiettivo di 60mila euro, per il potenziamento dei canali di vendita con lo sviluppo della versione Android, del sito web, ottimizzato per accesso da smartphone e di un sistema completo di messaggistica in grado di trasformare il classico bigliettino cartaceo, che accompagna da sempre i fiori, in un messaggio digitale in diversi formati, videomessaggio compreso. I fondi verranno inoltre utilizzati per il marketing a sostegno della crescita e per l’espansione geografica.

CHE COS’È CROWDFUNDME È uno dei primi portali italiani di equity crowdfunding che sostiene le startup innovative. Fondato, nel 2012 da Tommaso Baldissera Pacchetti, trentenne imprenditore milanese, nei primi due mesi del 2017 ha raccolto oltre 460mila euro di capitali in campagne che hanno raggiunto o superato il 100% del target minimo.

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