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Startup, maggio record per gli investimenti: 36,6 milioni

Mese d’oro per l’ecosistema italiano. Se si calcolano anche i 16,8 milioni raccolti da Directa Plus in Borsa a Londra si va oltre i 52,5 milioni investiti sull’innovazione made in Italy. Rigenerand (8,7 milioni), Mosaicoon (8) e BeMyEye (6,5) le operazioni più ricche. 4 le exit messe a segno e oltre 14 milioni investiti su neoimprese italiane all’estero

Pubblicato il 31 Mag 2016

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Un maggio record per i finanziamenti alle startup italiane. Nell’ultimo mese l’ecosistema di casa nostra ha registrato il più alto volume di investimenti dall’inizio dell’anno, 36,6 milioni di euro (senza considerare i round di cui non è noto il valore), e il più elevato numero di operazioni, 21, includendo anche le exit. Se alla somma aggiungiamo anche i 16,8 milioni raccolti a Londra in Borsa dalla neoquotata Directa Plus, si arriva a 52,6 milioni. Se infine si tiene conto delle risorse raccolte da due startup italiane che hanno sede all’estero, Nouscom (12 milioni), Bnbsitter (2,2 milioni) si va oltre i 66 milioni. Una cifra stratosferica se si pensa alle ristrettezze a cui è abituato il nostro panorama dell’innovazione.

Tra le nuove imprese che hanno ottenuto i round più ricchi ci sono la startup biotech Rigenerand, che ha raccolto 8,7 milioni di euro, Mosaicoon con 8 milioni, BeMyEye con 6,5 milioni, DFLabs con 5,5 milioni di dollari (circa 5 milioni di euro), la fintech lucana Domec con 1,6 milioni e NearIT con 1,5 milioni. Mese importante anche per le acquisizioni e le exit, con Microsoft che rileva Solair, Zucchetti che acquisisce FABtotum e la già menzionata società hi tech del grafene DirectaPlus che sbarca sull’AIM londinese.

Ecco nel dettaglio tutti gli investimenti e le exit dell’ultimo mese.

INVESTIMENTI

1. Nouscom, 12 milioni alla startup dei vaccini anti-cancro. La società italiana, con headquarter in Svizzera, è stata finanziata da LSP e Versant Ventures, fondi d’investimento attivi nel biotech e scienze della vita. La conferma che la nostra biotecnologia vanta competenze e creatività, nonostante non riesca ancora ad attrarre adeguate risorse – STARTUP ITALIANA CON SEDE ALL’ESTERO

2. Rigenerand, come un medico può creare una startup da 8,7 milioni di euro. La società biotech fondata da Massimo Dominici, che ha ricevuto l’investimento più ricco dall’inizio dell’anno per un’italiana, sviluppa una terapia basata su cellule staminali contro tumori rari. “Sono tornato in Italia dagli Stati Uniti per amore, ma anche perché qui la sfida è più difficile”

3. Startup, 8 milioni per Mosaicoon. La scaleup siciliana che ha realizzato una piattaforma collaborativa per la realizzazione di campagne video online chiude un round con con un gruppo di imprenditori e di family office. Si tratta di uno dei maggiori degli ultimi anni, anche se fatto senza l’apporto di soggetti istituzionali

4. Startup, 6,5 milioni per il crowdsourcing di BeMyEye. La società che coniuga marketing e geolocalizzazione grazie a un network di collaboratori ha ottenuto il finanziamento da Nauta Capital, P101 e 360 Capital Partners. Annunciata anche l’acquisizione della francese LocalEyes. Obiettivo: il consolidamento sul mercato europeo

5. Sicurezza, alla startup italiana DFLabs 5,5 milioni di dollari (5 mln €) da un fondo Usa. La società specializzata nella protezione dei dati, basata in Lombardia ma con grandi clienti anche in Nord America, ha chiuso un round di finanziamento con il fondo Evolution Equity Partners. Userà i fondi per espandersi e migliorare i prodotti, tra cui una piattaforma per aiutare gli esperti a rispondere agli incidenti informatici

6. Il ceo di Blablacar investe in Bnbsitter: 2,2 milioni di euro per la startup degli affitti.Fondata da due siciliani residenti a Parigi, Bnbsitter ha chiuso il secondo round di investimento al quale hanno partecipato Frédéric Mazzella, founder della startup che permette di condividere viaggi in auto, alcuni business angels e la società francese di venture capital CapDecisif Management. Obiettivo: continuare l’espansione in Europa

7. Domec raccoglie 1,6 milioni di euro: la startup fintech che trova soldi e talenti al Sud e crea lavoro. “La società nasce a Milano nel 2014”, racconta il fondatore Antonio Sorrentino. “Cercavo risorse ma anche sviluppatori”. Così ha fatto il giro di finanziarie regionali e università e si è fermato a Potenza dove ha ottenuto 1,6 milioni da Sviluppo Basilicata (e da altri investitori). “Ora stiamo per chiudere un altro round”, anticipa a EconomyUp

8. Invitalia Ventures co-investe 1,5 milioni sulle biciclette smart di Zehus. Insieme a Vittoria, industria internazionale di gomme e tubolari per le due ruote, il Fondo di Invitalia dedicato alle startup ha finanziato lo spinoff del Politecnico di Milano sviluppatore di Bike +: una tecnologia rivoluzionaria che abolisce la necessità di ricarica per le “e-bike” a pedalata assistita

9. NearIT, 1,5 milioni per la startup dell’advertising personalizzato. Innowatio, realtà attiva nel mercato energetico, ha guidato l’investimento nella società con sede a Bergamo, presso il parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso, che ha sviluppato un’interfaccia web per permettere a negozi, musei e centri commerciali di interagire con i clienti in tempo reale

10. BiovelocITA, Intesa Sanpaolo investe 800mila euro nell’acceleratore biotech di Spinelli. L’istituto di credito acquisisce, attraverso il fondo Atlante Seed, il 10% delle quote della struttura di accelerazione per startup attive nelle biotecnologie creata dal fondatore di Eos insieme con Gabriella Camboni e il venture capital Sofinnova Partners

11. Spotlime, 800mila euro alla startup “prenota-eventi”. Un gruppo di business angel ha investito nella società fornitrice di un’app che consente di scoprire e prenotare ingressi per i migliori eventi di Milano e Roma. Sale così a un milione di euro la raccolta effettuata finora. Il finanziamento sarà destinato alla crescita in nuove città entro il 2016. Previsto anche il raddoppio dell’organico nei prossimi sei mesi

12. Sicurezza: 600mila euro a Swascan, startup di IT Security tutta italiana. Il venture incubator Key Capital ha acquisito il 20% della società ad oggi valutata 3 milioni di euro. Fondata da Raoul Chiesa e sviluppata dalla software house milanese Business Competence, la piattaforma, interamente in cloud, consente con un clic l’accesso a servizi digitali per monitorare l’affidabilità di siti e applicativi

13. Martha’s Cottage, 500mila euro per la startup delle nozze. La neoimpresa siciliana che nel 2014 ha lanciato un ecommerce dedicato ai prodotti per matrimoni ha chiuso un aumento di capitale che ha visto l’ingresso di nuovi soci esperti di digitale tra cui Almir Ambeskovic, founder di Restopolis, e Riccardo Lorenzini, founder del digital enabler Alkemy

14. Sysdev, startup IoT per monitorare case e ponti, raccoglie 500mila euro. La nuova impresa incubata presso l’incubatore del Politecnico di Torino I3P che offre soluzioni Internet of Things per il monitoraggio di edifici e infrastrutture ottiene un investimento da parte di A.di.co.m Group, società torinese operante nell’IT. Con le nuove risorse amplierà la struttura aziendale

15. Tensive, 500mila euro per la startup delle protesi al seno. UniCredit Start Lab e Invitalia Ventures SGR hanno investito 250mila euro ciascuno nella società nata come spin-off di Fondazione Filarete, che ad oggi ha raccolto in tutto 1,9 milioni. Il nuovo investimento permetterà un’ulteriore crescita e lo sviluppo di Regenera, protesi innovativa per la medicina rigenerativa

16. Mamacrowd, 174mila euro raccolti a tempo di record per l’equity crowdfunding. In sole 27 ore è stato raggiunto il target di raccolta della nuova piattaforma di raccolta fondi online. Hanno aderito 65 investitori. Sarà il luogo dove si potranno chiudere i deal relativi alle startup precedentemente passate dalla “vetrina” di SiamoSoci

17. Editoriale Domus investe in WeBeers, l’ecommerce delle birre artigianali. La casa editrice che pubblica testate come Il Cucchiaio d’Argento e Quattroruote ha rilevato dal business incubator Digital Magics il 10% delle quote della startup fondata dai fratelli Gizzi. Con questo investimento, la giovane società accelererà sull’internazionalizzazione. La cifra dell’operazione non è nota

EXIT

18. Open innovation: Microsoft compra Solair, azienda italiana che fa progetti IoT. Il colosso di Redmond ha rilevato la società fondata dall’inglese Tom Davis che sviluppa soluzioni Internet of Things per imprese attive in vari settori (manifattura, retail, food&beverage, trasporti). Le tecnologie della startup italiana saranno integrate nella suite cloud Azure

19. Alkemy acquisisce BizUp e punta a un fatturato di 40 milioni. Terza aggregazione per la società di consulenza digitale che, con l’entrata nel gruppo della web agency specializzata in content marketing, mira ad aumentare il fatturato, allargare l’organico e creare un polo sinergico del digitale unico in Italia per dimensioni e talenti

20. Open innovation, Zucchetti acquista FABtotum. Dopo EasyStaff nel 2013 e Macnil nel 2014, l’azienda di software acquisisce la maggioranza della startup specializzata in stampanti 3D. «Cerchiamo società già strutturate e in grado di farci integrare e diversificare l’offerta» dice a EconomyUp il presidente Alessandro Zucchetti. Che spiega i criteri di selezione

21. Directa Plus va in Borsa. La società italiana che produce materiali a base grafene è sbarcata sull’AIM di Londra raccogliendo 12,8 milioni di sterline (circa 16,8 milioni di euro) e raggiungendo un valore di mercato azionario pari a 43,5 milioni di euro

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