Talent show

Shark Tank, cominciata la ricerca per la seconda edizione

Avrà un seguito il programma, andato in onda in primavera su Italia1, che vede le startup protagoniste. Non è ancora in palinsesto, ma è partita la call per le candidature. Positivo il bilancio della prima edizione: è nato il veicolo di investimento Shark Bites ed è già stata finanziata la prima startup, Airlite

Pubblicato il 13 Ott 2015

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Shark Tank Italia sta per tornare. Il format internazionale trasmesso quest’anno in prima serata da Italia1 tra fine maggio e inizio giugno, che vedeva cinque investitori scegliere le migliori idee di business e startup, avrà una seconda edizione. La notizia è apparsa in un tweet pubblicato sull’account del programma televisivo, dove si invitano i futuri aspiranti imprenditori a candidarsi scrivendo a casting@sharktankitalia.tv.

Per il momento da Mediaset non forniscono ulteriori dettagli, specificando che la trasmissione non è ancora in palinsesto. Ma si attendono presto novità.

La prima edizione si è chiusa con un bilancio positivo.

Qui i risultati degli ascolti di Shark Tank Italia

Oltre 4,3 milioni di euro sono stati promessi dagli investitori a 20 startup e idee di business. La trasmissione ha concluso la programmazione con 1.059.000 telespettatori e il 5.49% di share (7.32% sul pubblico attivo). Nella prima puntata Shark Tank era stato seguito da 1.382.000 telespettatori, con il 6.39% di share, nella seconda da 1.127.000 telespettatori, con share del 5.66% (7.40% sul target commerciale). Il pubblico, come si vede, è andato lentamente scemando, anche a causa dell’arrivo della buona stagione che vedeva sempre meno persone davanti ai televisori. Ma tutto sommato si tratta di numeri molto buoni per l’emittente Mediaset. Che ha dunque deciso di fare il bis. Merito anche dei giurati, che hanno fatto breccia sul pubblico televisivo: Fabio Cannavale (presidente di lastminute.com group), Mariarita Costanza (direttore tecnico Macnil–Gruppo Zucchetti), Luciano Bonetti (presidente Foppapedretti), Gianluca Dettori (presidente e fondatore Venture Capital pixel) e Giampietro Vigorelli (pubblicitario).

Qui le bio dei giurati

Dopo il programma, i giudici hanno costituito veicolo di investimento, Shark Bites, per valutare iniziative comuni. In estate è stata portata avanti la fase di due diligence: le startup selezionate durante la trasmissione si sono sottoposte a quell’insieme di attività, svolte direttamente dall’investitore o attraverso consulenti esterni, mirate ad approfondire nella fase precedente all’investimento lo stato di salute dell’impresa e i contenuti del business plan.

Di recente l’annuncio: è arrivato il primo finanziamento da Shark Bites. Ad aggiudicarselo Airlite, startup che produce una innovativa pittura anti-inquinamento. La cifra versata dagli ‘squali’ è confluita in un round di investimento effettuato a settembre che, grazie al contributo di altri investitori, ha raggiunto complessivamente quota 2 milioni di euro.

Qui la vicenda di AirLite

Nasceranno nuove Airlite dalla seconda edizione? Presto per dirlo. Ma certamente è il momento di provarci.

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