Cambio di strategia

Oilproject, la startup dei corsi online ora punta alla didattica a pagamento

Diventata in pochi anni la prima “web-scuola” italiana con migliaia di lezioni gratis su varie materie, la società di Marco De Rossi presenta a settembre un nuovo progetto: una piattaforma collaborativa destinata agli insegnanti e pensata per l’estero. Si finanzierà con abbonamenti annuali. E non si chiamerà Oilproject

Pubblicato il 04 Ago 2015

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Marco De Rossi, il fondatore di Oilproject

Oilproject, piattaforma d’apprendimento che offre gratuitamente lezioni online di vario genere, sta per lanciarsi nella didattica digitale a pagamento a livello internazionale. È quanto emerge dagli annunci di lavoro pubblicati su Internet dal suo fondatore Marco De Rossi, 24 anni, milanese.

“Stiamo cercando varie figure per la nuova piattaforma che stiamo sviluppando per l’estero” scrive De Rossi, specificando che si tratterà di “didattica digitale in classe, non Mooc”, ovvero i Massive Open Online Course in cui la startup è specializzata. Inoltre il founder specifica che la piattaforma “non si chiamerà Oilproject”.

Su Linkedin, poi, emergono altri dettagli a proposito del progetto per il quale, tra le varie figure professionali, si ricerca un Coo (Chief Operating Officer)/Responsabile vendite e un Backend Developer. Si parla, in particolare, di una nuova “Classroom Collaboration Platform”. “Da settembre 2015 – si legge – Oilproject lancerà una nuova piattaforma per l’estero destinata agli insegnanti, non più solo agli studenti. Lo scopo è ambizioso: cambiare il modo in cui si insegna nelle scuole. Lo faremo rendendo l’insegnamento più digitale, ma soprattutto più divertente, efficace e interattivo, perché diventare digitale è un mezzo, non un fine”. La futura piattaforma, è specificato, si finanzierà attraverso gli abbonamenti, ovvero una fee annuale per ciascun utente. Gli annunci di lavoro sono scritti in inglese e all’aspirante Coo è richiesto di essere di madrelingua inglese. La sede di lavoro indicata è Milano.

Per il momento De Rossi preferisce non approfondire, rimandando tutto a settembre, quando evidentemente avverrà il lancio ufficiale del progetto.

È una nuova, importante sfida per questa startup fondata nel 2004 e presto diventata la più grande scuola online d’Italia con un milione di studenti raggiunti ogni mese. Entrata e cresciuta nel programma Working Capital di Telecom Italia (così si chiamava allora, oggi è TIM #WCap), ogni giorno eroga gratuitamente a tutti gli studenti delle superiori e dell’università 5500 contenuti didattici (testi, video ed esercizi) relativi alle discipline più disparate, dalla matematica alla storia, dalla letteratura alla chimica alla biologia. Basata a Milano, ha 10 impiegati full-time (età media 28 anni) e 50 insegnanti che collaborano alla creazione dell’archivio dei contenuti.

A febbraio scorso TIM Ventures, la società del Gruppo Telecom Italia nata per effettuare seed investment nel mondo digitale, ha annunciato un investimento di 200mila euro su Oilproject. “L’ingresso di TIM Ventures è per noi l’inizio di una nuova fase” commentò all’epoca Marco De Rossi. “Dopo aver dimostrato di essere un prezioso strumento di studio e di ripasso per milioni di ragazzi, cercheremo di cambiare in modo radicale, lavorando insieme ai docenti, quello che avviene ogni mattina nelle classi italiane. L’obiettivo è rendere finalmente digitali le attività di didattica ordinaria. Tutto questo grazie a un nuovo software in corso di sviluppo che verrà offerto non più solo sul mercato italiano, ma anche in altri Paesi europei”. Software che, dunque, sembra vicino al debutto.

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