Il preventivo

Startup, tutto quel che c’è da pagare per mettersi in società

Tasse, diritti camerali e onorario per il notaio: non è facile orientarsi tra costi fissi e variabili. EconomyUp ha raccolto tutte le voci di una parcella tipo. Ecco quanto costa cominciare un’attività. Tra srl e startup innovativa srl semplificata ci sono 2mila euro di differenza €

Pubblicato il 24 Apr 2015

I costi di una Srl in Italia e nel mondo

Costituire una startup innovativa in forma di srl può arrivare a costare oltre 2.600 euro, ma se lo si fa come srl semplificata si paga intorno ai 500 euro. Un risparmio di circa 2000 euro: non una cifra da poco per chi si accinge a entrare nel mondo dell’imprenditoria fondando una startup. È quanto emerge dai calcoli elaborati da EconomyUp con l’aiuto di alcuni esperti per rispondere al quesito: quanto costa aprire una startup? È la domanda d’obbligo per tutti coloro che intendono avviare questo tipo di attività ma, come molte domande apparentemente semplici, ha una risposta complessa. Bisogna infatti distinguere tra startup innovative costituite come srl e startup innovative costituite come srl semplificate. Per queste ultime sono previste dalla legge alcune agevolazioni, tra cui la prestazione gratuita del notaio. Argomento che, di recente, ha scatenato il dibattito sul nostro sito dopo che una startupper ha raccontato le sue difficoltà per individuare un notaio disposto a lavorare gratuitamente. L’onorario del professionista in caso di costituzione di srl non semplificata è un elemento variabile, perché non esiste un tariffario e le parcelle variano da città a città e da caso a caso. Ci sono poi tasse e imposte: si potrebbe pensare che il calcolo sia più facile, perché si tratta di quote prefissate, ma anche in questo caso emergono alcune variabili. Alla fine, comunque, è possibile calcolare con buona approssimazione i costi per la costituzione di una startup innovativa. Noi abbiamo preso ad esempio una società con capitale standard di 10mila euro e abbiamo preso in considerazione solo la fase di costituzione della società, cioè quello che si paga esclusivamente per partire, escludendo i costi annui di gestione, il versamento di contributi all’Inps, la parcella del commercialista e altro da versare successivamente. Abbiamo focalizzato lo schema sulle srl perché è la forma societaria utilizzata nella stragrande maggioranza dei casi dalle startup innovative. E abbiamo anche preso in considerazione, a scopo di raffronto, srl, semplificate e non, che non sono startup innovative. Ecco quanto si paga, voce per voce.

Startup innovativa srlSrl “classica”Startup
Inn. srls
Srl semplificata
Imposta registro200 €200 €200 €200 €
Imposta bollo NO156 €NONO
Diritto segreteria per Registro Imprese NO90 €NONO
Diritto camerale (1)NO130 €NO130 €
Tassa di concessione governativa per vidimazione libri sociali più marca da bollo (2)309,87 + 16 €309,87 + 16 €309,87+16 €309,87+16 €
Imposta di Bollo forfettariaN O156 €NONO
Diritto di segreteria alla Camera di commercio per inizio attività (3)NONONO30 €
Onorario notaio (4)Nord 1000/1700 €+ 22% Iva

Sud 800/1300 €
+ Iva 22%

Nord 900/1.500€ + Iva

Sud 800/1300 € + Iva

NONO
TOTALENord 1.745,87/ 2.599,87 €

Sud 1.501,87 / 2.111,87 €

Nord fino
a 2.887,87 € 

Sud fino a 2.643,87 €

525,87 €685,87 €

(1) Il diritto camerale ammonta di base a 130 euro in fase di costituzione d’impresa, ma la quota può variare da provincia a provincia perché le CCIAA possono applicare maggiorazioni fino al 20%. Negli anni successivi al primo l’importo può variare in proporzione al volume affari della società

(2) Si paga con bollettino, prima dell’apertura della partita Iva. A questo va aggiunto il costo della marca da bollo da apporre per ogni 100 pagine di libro.

(3) La srl semplificata, diversamente dalla srl semplificata startup innovativa, non è immediatamente operativa, per cui occorre comunicare alla Camera di commercio l’inizio dell’attività.

(4) Il Decreto Liberalizzazioni 2012 ha definitivamente abrogato le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico. A seguito di questa abrogazione si è reso necessario rideterminare i parametri per gli oneri e le contribuzioni dovuti alle casse professionali e agli archivi precedentemente basati sulle tariffe. Così ha fatto anche il Consiglio Nazionale del Notariato. In pratica, dunque, non esiste un tariffario delle prestazioni dei notai. In genere l’onorario notarile varia in base alla provincia/città e anche in base ai singoli casi. Le informazioni sono state raccolte da EconomyUp tra notai, startupper e commercialisti. L’onorario del notaio per la sua prestazione professionale è da intendersi oltre ritenuta d’acconto del 20%, che però non si versa al notaio con la parcella ma viene corrisposta direttamente dalla società allo Stato mediante la propria dichiarazione Iva. La prestazione professionale del notaio è gratuita per le srl semplificate e le startup costituite in forma di srls in base al decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti. Conditio sine qua non per la gratuità è che si utilizzi l’apposito modulo predisposto dal Mise.

NOTA BENE: Per la startup innovativa costituita in forma di srl, nel caso in cui il capitale versato sia superiore 10.000 euro, occorrerà versare in banca almeno il 25% della somma. Per la srl semplificata il capitale sociale è compreso fra uno e 9.999 euro, è sottoscritto e interamente versato alla data della costituzione. Il conferimento deve essere in denaro e versato all’organo amministrativo.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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