#2015Up Le 10 startup che hanno ricevuto più soldi

Dai 60 milioni di dollari per Zomato ai 16 milioni di euro per MoneyFarm, dai 10 milioni per DoveConviene ai 5 milioni per Uala: ecco la classifica delle nuove imprese che hanno ottenuto gli investimenti più robusti dell’anno

Pubblicato il 14 Dic 2015

Se la prima parte dell’anno si è chiusa con pochi investimento che superano il milione, nella seconda metà del 2015 abbiamo assistito a molti investimenti dalle cifre interessanti. Segnale, questo, che l’ecosistema è vivo e che le nostre startup piacciono e attirano l’interesse degli investitori, anche stranieri.

Ecco la Top Ten delle startup che hanno ricevuto gli investimenti più robusti del 2015.

60 milioni di dollari per Zomato, l’app per la ricerca dei ristoranti. Il nuovo finanziamento è arrivato da Singapore Temasek e Vy Capital e porta i fondi totali dell’azienda a 225 milioni di dollari. “Questo nuovo investimento è la prova del fatto che stiamo procedendo nella direzione giusta e testimonia la fiducia riposta in noi dagli investitori, che credono nella nostra visione – spiega Guk Kim, Country Manager di Zomato Italia -. Il nostro obiettivo principale è diventare il ponte e il collegamento ideale tra i consumatori e i ristoratori. Grazie a questo investimento, inoltre, il business in Italia continuerà a consolidarsi e anche il team vedrà un’ulteriore crescita, con un aumento delle assunzioni già nei prossimi mesi. Infine, il budget a disposizione sarà importante per progettare e sviluppare nuovi prodotti con il fine di mettere in contatto in modo sempre efficace i ristoratori con i loro clienti”. (Leggi l’intervista a Guk Kim, country manager di Zomato Italia)

16 milioni per MoneyFarm: investimento record per il Fintech italiano. Nel 2014 l’Italia ha scommesso solo 7 milioni di euro nelle startup attive nell’innovazione dei servizi finanziari. Ma che ci fosse un certo movimento attorno al Fintech italiano e l’interesse di diversi investitori istituzionali era emerso già lo scorso marzo, durante il FinTechStage di Milano. E la conferma non si è fatta attendere: MoneyFarm, la società di consulenza finanziaria indipendente che opera online, fondata nel 2011 da Paolo Galvani e Giovanni Daprà, ha ricevuto un investimentodi 16 milioni di euro dal fondo inglese Cabot Square Capital e da United Ventures. Un cifra record per l’Italia. L’operazione ha già ricevuto l’approvazione da parte di Banca d’Italia e dell’FCA (l’authority britannica). La società di consulenza finanziaria online aspira ora a diventare leader europeo dei servizi di Digital Wealth Management unendo tecnologia, innovazione ed esperienza nella gestione del risparmio. (MoneyFarm, come si investe sul cambiamento. Leggi la STORIA della startup)

10 milioni di euro per DoveConviene da un fondo europeo. La piattaforma digitale che informa su promozioni e prodotti dei negozi vicino a casa ha chiuso un nuovo funding con Highland Capital Partners Europe, primario fondo europeo con investimenti in altri leader internazionali tra cui Privalia e PhotoBox. È uno dei maggiori investimenti, se non il maggiore, di un Venture Capital straniero sul digitale in Italia. La società – già partecipata da Principia SGR, attraverso il Fondo Principia II, 360 Capital Partners e Merifin Capital – ha raccolto così complessivamente negli ultimi 3 anni oltre 20 milioni di euro. Adesso l’obiettivo di DoveConviene è arrivare a essere presente in 10 Paesi entro la fine del 2016. DoveConviene, che ha uffici a Cagliari, Bologna e Milano, è una delle poche (meno di una trentina) startup italiane milionarie, ovvero che superano il milione di euro di giro d’affari.

10 milioni di euro per Genenta.Genenta Science, la startup biotecnologica fondata da Ospedale San Raffaele, Pierluigi Paracchi, Luigi Naldini e Bernhard Gentner ha concluso il round di investimento, con il supporto della private bank di Mediobanca e Mediolanum, Banca Esperia, e ha raggiunto il proprio target di raccolta di capitali: 10 milioni di euro. La società è attiva nella terapia genica per la cura dei tumori. Nello specifico, si propone di sviluppare una cura basata sull’inserimento di un gene terapeutico nelle cellule staminali, indifferenziate, del midollo osseo in grado di indurre, nella progenie di cellule differenziate che infiltra i tumori (monociti e macrofagi), la produzione di una proteina, l’interferone-α.

LoveTheSign raccoglie oltre 4 milioni di dollari. L’e-commerce di arredo italiano Lovethesign ha chiuso un maxiround di finanziamento da oltre 4 milioni di dollari con il fondo United Ventures guidato da Massimiliano Magrini e con una serie di investitori privati legati al mondo italiano del design e della moda. Le risorse ricevute serviranno a finanziare la crescita su scala globale della piattaforma e a sbarcare, entro il 2015, anche nel mercato americano.

5 milioni di euro per Uala da Immobiliare.it. L’azienda attiva nella ricerca di immobili online ha investito nella startup dedicata al mondo beauty che raccoglie i migliori saloni di hairstyling, centri di bellezza ed estetica. Ma che cosa unisce due realtà tanto diverse per settore e business? «Quando lanciammo Immobiliare.it, una delle sfide principali fu quella di far comprendere al mercato il processo di digitalizzazione della ricerca immobiliare, e questo richiese molto tempo» – ha dichiarato Silvio Pagliani, tra i fondatori di Immobiliare.it – «Oggi la digitalizzazione del mondo beauty è all’inizio e noi crediamo ci siano molte analogie con la storia che abbiamo vissuto in prima persona; nel corso dei prossimi anni assisteremo ad un forte cambiamento nei comportamenti dei consumatori anche in questo settore».

5 milioni di euro per Musement, la startup che vende “esperienze di viaggio”. La società fondata da Alessandro Petazzi ha chiuso il secondo round, a cui hanno partecipato P101, 360 Capital, Micheli Associati e Italian Angels for Growth. I capitali raccolti serviranno per l’espansione internazionale della piattaforma. Ecco la storia e il modello di business

Soundreef: 3,5 milioni per far nascere in Italia la startup concorrente della Siae. Nasce in Italia Soundreef S.p.A, società per migliorare la gestione delle royalty nell’industria musicale, con un investimento da parte di VAM Investments e di LVenture Group per un totale di 3,5 milioni di euro. La società fondata da Davide d’Atri, che ne è amministratore delegato, ha acquisito il 100% della Soundreef Ltd, company fondata sempre da d’Atri insieme a Francesco Danieli nel 2011 e operante nel Regno Unito per l’intermediazione dei diritti d’autore. (Leggi la STORIA: Chi è Soundreef, la startup che fa concorrenza alla Siae)

3 milioni di euro per GreenBone. La startup attiva nell’ambito delle tecnologie medicali ha ricevuto al primo round di finanziamento un supporto di 3 milioni di Euro da ZernikeMeta Ventures, società finanziaria specializzata nella finanza per l’innovazione e la creazione di nuove imprese – tramite il fondo Ingenium Emilia-Romagna, Italian Angels for Growth (IAG), il più grande Angel Group italiano attivo dal 2007 nello sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e il contributo di alcuni investitori privati sia italiani che esteri. Costituita nel 2014 con sede a Faenza, GreenBone sviluppa una tecnologia rivoluzionaria in ambito ortopedico-traumatologico per la realizzazione di impianti ossei derivati da strutture naturali come il legno, dotati di straordinarie proprietà rigenerative e particolarmente adatti per affrontare la perdita di porzioni considerevoli delle ossa lunghe in seguito a traumi o tumori e altre situazioni critiche dell’apparato scheletrico.

3 milioni di euro per Satispay. La startup che ha ideato un sistema per dire addio ai contanti, trasferendo denaro tramite cellulare a commissione zero, ha ricevuto tre milioni di euro da Jonathan Weiner e Ray Iglesias, responsabili del progetto Google Wallet, e da altri imprenditori stranieri. Fondata da tre amici nel 2013, Satispay funziona così: si scarica la app (disponibile per iPhone, Android e Windows Phone) e ci si iscrive al sistema, inserendo i propri dati bancari. Una volta fatto questo poi si può dare il via alle transizioni di denaro via telefono con gli altri contatti, privati o commerciali, che usano lo stesso circuito. La startup aveva già ricevuto 5 milioni di euro ad agosto.

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