Cisco e gli sviluppatori, l’incontro a Roma in nome dell’open innovation

Dal 22 al 25 marzo si tiene nella capitale Codemotion, grande conferenza di tecnologia alla quale sarà presente anche la multinazionale dell’IT con keynote, lezioni e laboratori tenuti da alcuni top manager. Obiettivo: fa sentire i developer “a casa”. Come spiegano a EconomyUp Luca Relandini e Amandine Dubillon di Cisco

Pubblicato il 17 Mar 2017

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Cisco vuole avvicinare il mondo degli sviluppatori e accoglierli “in casa”. È anche e soprattutto questo il senso della presenza della multinazionale dell’IT alla più grande conferenza di tecnologia in Europa, Codemotion, che torna a Roma dal 22 al 25 marzo: due giorni di workshop e due di conferenza aperti a tutti i linguaggi di programmazione, con un fitto calendario di incontri e numerosi speaker internazionali molto attesi dagli sviluppatori e dagli appassionati di tecnologia.

Cisco Italia è principale sponsor dell’edizione romana della conferenza sulle tecnologie, che sarà un’importante occasione di incontro con il network di 40.000 sviluppatori rappresentato da Codemotion. Sviluppatori che nel frattempo stanno sperimentando un’evoluzione professionale e stanno cambiando pelle: finora sono stati sostanzialmente esecutori, adesso viene loro richiesto di inserirsi maggiormente nel business, per il quale sono necessarie le loro competenze e la loro azione in prima persona. Oltre alle capacità e al talento, agli sviluppatori è richiesta una chiara e ampia visione aziendale che permetta loro di identificare i problemi, in modo da favorire il processo di innovazione. Ecco che nasce lo sviluppatore-innovatore, il quale riveste un’importanza centrale perché focalizza il proprio lavoro sulle esigenze specifiche dell’azienda, interviene e ne risolve le criticità accelerando i tempi dell’innovazione.

Tutto questo deve avvenire con rapidità. Oggi è importante agire velocemente per offrire un vantaggio competitivo all’azienda con la quale si collabora. Per questo gli sviluppatori sono alla ricerca di qualsiasi strumento hi-tech che consenta loro di sviluppare velocemente.

Cisco, per la sua natura e la sua storia, non era in passato particolarmente focalizzata sull’interazione con gli sviluppatori, ma da qualche anno ha avviato un notevole investimento su di loro. Dal punto di vista infrastrutturale sta cercando di andare incontro ai developer, rendendo la sua tecnologia fruibile e cercando di mettere a disposizione ambienti di lavoro in cui lo sviluppatore possa lavorare e creare sentendosi pienamente a suo agio.

Per questi motivi ha cominciato a prendere parte a diverse comunità open source, un modo per veicolare il messaggio che l’azienda è più impegnata che mai sull’evoluzione e sull’innovazione e sta cambiando rispetto alla realtà che molti clienti e addetti ai lavori erano abituati a conoscere.

Per esempio, ha iniziato a rilasciare prodotti in modalità open source, in modo che chi la adotta non si senta imprigionato nella dipendenza da un vendor di tecnologia. L’accesso ai prodotti è gratuito, l’evoluzione e il supporto del progetto coinvolgono l’intera comunità degli sviluppatori. Un esempio recente è il progetto Contiv, il cui scopo è facilitare il ciclo di rilascio delle applicazioni cloud native e l’adozione di metodologie DevOps.

In sostanza, per Cisco gli sviluppatori non sono più una sorta di estranei con i quali avere rapporti “a distanza”. Spesso coloro che sviluppano software non hanno mai sentito parlare di Cisco e non si interessano né di networking né di infrastrutture. Ora invece l’azienda cerca di capire le loro necessità e di fornire loro un valore confrontabile con quello che la comunità open source è in grado di offrire meglio di vendor consolidati. Ci sono altre company che vanno in questa direzione, ma Cisco punta imprevedibilmente proprio sulla (ancora) scarsa tradizione in questo campo. Chi ha un’eredità industriale di decenni tende a replicare le stesse dinamiche, ma siccome la multinazionale è nuova in questo campo, è più incline a comportarsi quasi come una startup, ovvero ad adattarsi agevolmente e rapidamente ai cambiamenti del mercato.

Una delle attività di questa “startup” è Devnet, comunità sulla quale Cisco sta investendo notevoli risorse. Devnet mette a disposizione un sito al quale gli sviluppatori possono accedere gratis, condividere sperienze, reperire la documentazione sui prodotti, disporre di tutorial facili da seguire e degli ambienti virtuali in cui fare sperimentazione. Sono laboratori creati ad hoc, vivono per il tempo necessario e poi vengono eliminati.

Internet offre molte comunità agli sviluppatori, ma Cisco punta la propria offerta sull’accesso a documentazione, ai tutorial e ai laboratori sandbox, ambienti isolati e sicuri che simulano un intero sistema di computer. Inoltre, acquistando un ticket, lo sviluppatore può avere accesso a un consulente di Cisco. Aderire a questa iniziativa può portare a sviluppare produzioni co-validate dall’azienda che saranno poi pubblicizzate sulsito. Il livello massimo a cui un developer può accedere è entrare con il suo prodotto sul listino Cisco. In sostanza, dal lato dello sviluppatore, tutto questo può trasformarsi in un’opportunità di business. Mentre per Cisco, finora concentrata sul B2B, avere i developer in casa significa anche sviluppare il B2C.

La presenza di Cisco a Codemotion si articolerà in una serie di interventi. A José de Castro, CTO del Collaboration Technology Group per APIs e Integration, è affidato il keynote di apertura il 24 marzo dalle 9.40 alle 10.20: una panoramica sulla quarta rivoluzione industriale, dai bot al machine learning, e su come cambierà il modo in cui viviamo, lavoriamo, giochiamo e impariamo.

Nella stessa giornata, dalle 11 alle 18, Stève Sfartz, API Evangelist di Cisco, terrà un laboratorio (per il quale è necessaria la registrazione) su come imparare a costruire bot e aggiungere video, sms e voice usando la funzione cloud Cisco Spark e Tropo. Agli sviluppatori verrà proposto un framework subito utilizzabile e, attraverso una serie di esercizi, potranno apprendere come sia possibile integrare questa soluzione a applicazioni su mobile o web, da proporre poi ai futuri clienti. Lanciata circa 3 anni fa, Cisco Spark è una soluzione di collaborazione cloud completa e interoperabile, che connette utenti, sistemi video ed offre tutti i servizi di messaggistica, conference,condivisione con la massima garanzia di sicurezza all’utente.

Sempre il 24 marzo, dalle 14:10 alle 14:50, Josh Reola (Business Development Manager, Cisco), parlerà di “come embeddare video chiamate e messaggistica nelle applicazione senza essere un esperto di Media, WebRTC, XMPP o SIP”.

Infine il 25 marzo, dalle 11.30 alle 12.10, Luca Relandini, Solution Architect di Cisco), terrà un talk dal titolo “Microservices and containers networking: Contiv, an industry leading open source solution from Cisco”.

Luca Relandini e la sua collega Amandine Dubillon, Spark Evangelist di Cisco Italia – che sarà a sua volta presente a Codemotion a supporto del Code Lab – hanno contribuito a questo articolo, come attivisti e ambassador Cisco DevNet. A questo sito il programma completo di Codemotion Roma. (L.M.)

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