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Il venture capital continua a investire nel biotech… almeno in Usa

Nel secondo trimestre 2016 negli Usa i venture capital hanno investito 1,7 miliardi di dollari nell’innovazione legata alle biotecnologie. In tutto il semestre l’investimento è di 3,5 miliardi di dollari. HLI, la startup americana che ha ricevuto il maggior finanziamento, ha raccolto il doppio di tutte le startup italiane in un semestre

Pubblicato il 19 Lug 2016

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Sveglia! Sono usciti i dati del secondo trimestre degli investimenti venture capital in Usa nel settore Biotech. Il mercato ha “rallentato” e sono stati investiti in tre mesi 1,7 miliardi di dollari rispetto ai 2,1 del 2015. Nel primo trimestre dell’anno sono stati investiti 1,8 miliardi di dollari. Nel complesso il miglior semestre di sempre al netto del primo semestre 2015. E tutto ciò nonostante il Nasdaq Biotech Index nel corso del 2016 sia sceso di quasi il 24%.

La notizia si trova ovunque. Tra i vari commenti però segnalo quello di John Carroll su Endpoints. John, che ho avuto piacere di conoscere e frequentare in varie bio-occasioni, è stato per anni l’ascoltatissimo Editor in Chief di FierceBiotech, una delle migliori fonti di informazioni nel settore. Ora è impegnato in una nuova avventura editoriale, un must per chi vuole le ultime del settore: EndPoints News.

Se volessimo normalizzare il dato del secondo trimestre 2016 per fare un raffronto con l’Italia, potremmo utilizzare il rapporto tra le due popolazioni: in Italia siamo circa 60 milioni di cittadini, negli Stati Uniti sono poco più di 310 milioni. Per approssimazione, un ratio di 1 a 5. Pertanto, per tenere il passo, dovremmo ritrovare 340 milioni nel solo ultimo trimestre in imprese biotech italiane.

Il totale investito, in tutti i settori, nel VC italiano nel semestre non supera neanche i 100 milioni.

Andiamo un gradino sotto. La società che ha raccolto di più in Usa è la nuova creatura di Craig Venter, lo scienziato che nel 2000 ha decodificato il genoma umano e che nel 2010 ha prodotto la prima cellula artificiale: Human Longevity Inc. (HLI).

HLI, basata a San Diego – California, ha raccolto 220 milioni di dollari. Da sola ha trovato investitori per più del doppio di quanto tutte le startup italiane hanno raccolto in un semestre. HLI ha l’ambizioso compito di creare il più grande archivio di genome sequencing.

In attesa di chiudere il gap sul lato degli investimenti…, ci consoliamo trovando un po’ di Italia anche in HLI: Riccardo Sabatini fa parte dell’avventura di Venter. Qui potete trovare il suo TED Talk – non un TEDx Talk di cui in molti andiamo già fieri…- che di recente ha superato il milione di visioni; titolo How to read the genome and build a human being:

Insomma, in attesa di politiche economiche di supporto alle startup, ci consoliamo con dati che confermano un settore in splendida salute. Ancora in corsa, almeno negli Usa, per l’anno dei record!

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