Quando passa Nuvolari

Harry Potter come una startup, per 5 motivi

Nel clima di fine anno voglio leggere la storia dello straordinario successo della serie inventata da J.K Rowling come quella della creazione di una nuova impresa. Un paragone possibile che permette di soffermarsi su alcuni elementi chiave a cui ogni ogni imprenditore dovrebbe prestare attenzione, indipendentemente da consiglieri e investitori

Pubblicato il 20 Dic 2016

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Tra pochi giorni è Natale e si dice che a Natale tutti (o quasi) tornino un po’ bambini; per questo motivo ho deciso di scrivere in questi giorni un pezzo sulle startup che fa riferimento proprio alla letteratura per ragazzi.

Desidero raccontarvi qui la storia della nascita e del successo di Harry Potter facendo un parallelo in cinque punti con il caso tipico di una startup.

1) VERY EARLY TRACTION: ovvero i primi segni di apprezzamento da parte del mercato, chi trova un sostenitore trova un tesoro. Nel 1995 l’autrice J.K. Rowling finì il suo manoscritto intitolato “Harry Potter e la pietra filosofale” su una vecchia macchina da scrivere. Fu a seguito della entusiasta risposta di un lettore che era stato richiesto di rivedere i primi tre capitoli del libro che un agente letterario basato a Fulham, un certo Christopher Little, accettò di rappresentare la Rowling nella sua ricerca di un editore.

2) REJECTIONS & PERSISTENCE: ovvero resistere ai rifiuti, se è un’innovazione vera non verrà riconosciuta al primo colpo. Il libro fu sottoposto a ben 12 case editrici e tutte lo respinsero. Un anno più tardi però l’autrice ricevette la luce verde e 1500 £ di anticipo dall’editor Barry Cunningham della casa editrice Bloomsbury di Londra.

3) FIRST TARGET CUSTOMERS: il ruolo dei primi clienti-obiettivo, colpire dritto nel bersaglio è più importante che sparare in molte direzioni. La decisione di pubblicare il libro della Rowling deve molto ad Alice Newton, la figlia di otto anni del presidente della casa editrice, che ricevette da suo padre il primo capitolo da rivedere ed entusiasta immediatamente chiese di leggere anche il successivo.

4) INVESTOR’S OPINION AND ADVICE: l’opinione degli investitori ed i consigli, che vale sempre la pena di ascoltare con attenzione ma poi occorre decidere ascoltando il proprio cuore e ragionando con la propria testa. Nonostante la casa editrice Bloomsbury concordò di pubblicare il libro, il suo presidente disse alla Rowling di cercarsi un lavoro perché aveva ben poche possibilità di mantenersi scrivendo libri per ragazzi e bambini.

5) PUBLIC & PRIVATE GRANTS: i finanziamenti a fondo perduto pubblici e privati, quando sostenere un talento non ha immediata visibilità di ritorno economico. Poco dopo nel 1997 la Rowling ricevette 8000 £ di un grant dalla Scottish Arts Council per permetterle di continuare a scrivere.

La storia del caso di Harry Potter letta come un caso di startup ci permette di soffermare la nostra attenzione su alcuni punti chiave che riguardano: la capacità di coinvolgere un primo cliente e di guadagnarsi dei sostenitori; il saper dare il giusto peso alle opinioni che si ricevono da parte degli esperti ed infine apprezzare il ruolo che possono avere i fondi delle fondazioni private, ma anche quelli pubblici. E naturalmente l’importanza di credere in sé stessi e non mollare mai.

È interessante osservare come l’autrice in soli cinque anni abbia cambiato la sua condizione economica, passando da una vita di sussidi allo stato di multimilionaria. Nel 2014 la combinazione delle fantastiche vendite del suo libro e naturalmente, in non piccola parte, il successo dei film di Harry Potter portarono la sua fortuna personale a crescere fino a più di un miliardo di dollari.

La storia della Rowling è interessante anche in quanto inizia da una situazione molto difficile. Era senza lavoro, aveva avuto un matrimonio molto breve con un figlio ed era decisamente in difficoltà. Però insistette nel seguire la sua strada.

L’ingegno la capacità creativa, ma anche naturalmente la persistenza, la volontà di perseguire il proprio sogno e l’abilità e la fortuna di trovare sostenitori hanno permesso alla saga di Harry Potter di diventare un successo globale. Certamente le analogie che possiamo fare con il caso di una startup di successo sono abbastanza forti.

Non raccontatemi che solo grandi capitali, relazioni con persone importanti e partenze da posizioni privilegiate nella società possono portare al successo. Usare il proprio cervello e cuore, avere coraggio e cercare la propria fortuna sono ancora una formidabile opportunità. Buon Natale e Buon Anno Nuovo.

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