Quando passa Nuvolari

Qualche riflessione su conoscenza e terrore in una settimana particolare

Le terribili notizie di Parigi, se rapportate al nostro mondo dell’innovazione, suscitano alcuni interrogativi. Eccone alcuni su fatti e social network, tecnologie e libertà individuali, investimenti e ragioni etiche

Pubblicato il 18 Nov 2015

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Da un po’ di tempo ho mancato l’appuntamento con la scrittura del blog perché ho viaggiato come sempre molto, “on the road for startups” ed ero anche stanco. C’è stato poi il fine settimana in cui è mancato Enrico Gasperini e non c’era la voglia di scrivere altro se non un suo ricordo. Il weekend appena trascorso, con le tragiche immagini della strage di Parigi, ha portato a fare delle riflessioni ed il desiderio di condividerle.

Spesso uso nei miei scritti un riferimento a canzoni, film o libri perché evocano emozioni, esperienze e pensieri che uniscono. Ho titolato questo post “una settimana particolare” con riferimento al film “una giornata particolare”. Il perché è nella sceneggiatura del film dove si lascia spazio ad una sottile speranza finale: il libro (i tre moschettieri di Dumas) regalato da Gabriele (Marcello Mastroianni) ad Antonietta (Sofia Loren) rappresenta la possibilità che – attraverso la conoscenza – il popolo potrà prendere coscienza della realtà.

Era stata fino alla sera di Venerdì, una settimana intensa di lavoro e soddisfazioni per le mie attività professionali. Lunedì 9 ero stato per la prima volta in uno studio televisivo della RAI a Roma Saxa Rubra dove Alma Grandin mi ha intervistato per raccontare di Italia Startup e nel chiudere in diretta TV il TG1 Economia abbiamo parlato del progetto Italy 2040 che il Presidente del Consiglio ha lanciato ufficialmente Martedì 10. Giovedì 12, era stata ufficializzata la notizia che Domenico Colucci, co-fondatore di Nextome era stato nominato Imprenditore Web Europeo del 2015 dalla Commissione Europea e premiato ad Helsinki durante l’evento Slush, una soddisfazione che ho vissuto da socio e come Presidente di Italia Startup orgoglioso del successo di un nostro associato. La settimana prima, il Martedì 3, ero stato a Roma all’Ambasciata di Francia per un incontro organizzato con l’Ambasciatrice Colonna, un “conseil économique” dedicato al bilaterale della cooperazione economica tra Francia ed Italia quest’anno dedicato all’industria del digitale (in Francese “numérique”) ed alle startup. L’incontro è stato tenuto in lingua Francese, lingua che amo come amo Parigi città che ho visitato molte volte professionalmente e privatamente. Sono certo che Parigi resterà forte e meravigliosa.

Venerdì ho appreso le notizie terribili da Parigi mentre mi trovavo a casa in Toscana, da poche ore arrivato da Roncade dove avevo passato una giornata di mentorship con le startup e mi ero congratulato con Riccardo Donadon e Maurizio Rossi per lo sbarco in Borsa di H-Farm, avvenuto al mattino a Milano.

La conoscenza, parlando della complessa situazione che dà origine al fenomeno che si è sviluppato in questi anni da Al Quaida all’Isis, se rapportata al nostro mondo dell’innovazione e delle startup, suscita alcuni interrogativi sui quali a mio parere vale la pena di interrogarsi e provare a darsi qualche risposta.

  • La necessità di conoscere i fatti e confrontarsi con la realtà piuttosto che con percezioni (distorte) I nuovi mezzi di comunicazione, inclusi i social network, favoriscono il fact-checking e la diffusione di reale conoscenza o piuttosto amplificano informazioni ed analisi superficiali o del tutto sbagliate?
  • La necessità di difendersi e l’approccio culturale che adottiamo Quali tecnologie mantengono un rapporto corretto tra efficacia e rispetto delle libertà individuali?
  • La concezione dello Stato e della Società Perché si ritiene corretto che si escludano dagli investimenti interi settori, attività legali e regolamentate da leggi dello stato, – (tabacco, pornografia, alcol, gioco d’azzardo), sociale (armamenti, produzione di OGM) o ambientale (petrolifero, chimico) – in base a considerazioni “etiche”? In particolare perché si ritiene che la difesa (la categoria “armamenti” include anche software ed impedirebbe di investire in tecnologie di difesa come la Cupola di Ferro (Iron Dome in inglese) non sia un settore “etico”? (Etica: filosofia = Ricerca di ciò che è bene per l’uomo, di ciò che è giusto fare o non fare).

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